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Scarica gratis il nuovo “Atlante dei Frutti Antichi di Puglia”

Dopo avervi proposto il “Nuovo Almanacco BiodiverSo”, compendio delle specie orticole pugliesi più rare, è la volta dell’Atlante dei Frutti Antichi di Puglia, pubblicazione finanziata nell’ambito della misura “Progetti per la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura” del PSR Puglia. Una mappatura completa dei frutti pugliesi con schede descrittive per ogni frutto, un lavoro fondamentale portato a termine grazie alla collaborazione di tanti contadini, veri presidi della conoscenza del territorio e del paesaggio pugliese. La biodiversità rappresenta un patrimonio inestimabile per ogni Paese. Le motivazioni di tale importanza hanno origini antropologiche (molti dei frutti di queste specie hanno costituito per secoli la base alimentare di intere regioni).  Con l’avvento della frutticoltura industriale, le cultivar delle specie arboree fruttifere sono state progressivamente selezionate in base a criteri noti: facilità di applicazione delle tecniche di coltivazione meccanizzata, produzione su larga scala, resistenza alla manipolazione, compatibilità con i sistemi e i tempi di conservazione e stoccaggio, preminenza attribuita a criteri estetici e dimensionali del frutto.  Inoltre, il ricorso crescente ad acquisizioni di nuove cultivar da altri paesi ha preso rapidamente il sopravvento sulle varietà locali delle diverse aree italiane, la cui produzione, nel corso dei successivi decenni, ha iniziato inesorabilmente a diminuire.  Allo stato attuale non si conosce il numero di varietà che in questo modo sono andate perdute; è però prevedibile che, persistendo l’attuale tendenza, nel giro di pochi decenni questo patrimonio potrebbe quasi del tutto scomparire e con esso gran parte del patrimonio di conoscenze, usi e tradizioni legate all’utilizzazione dei frutti.  In Puglia sono presenti diverse varietà autoctone, in via di estinzione, caratterizzate da un elevato pregio sia per caratteristiche vegetative, sia per aspetti produttivi. La Regione Puglia rappresenta una vera e propria miniera inesplorata per il germoplasma autoctono. Basti citare prodotti rinomati e ricercati come i ioroni Petrelli, la

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Gargano stuprato, ancora una volta

Le mucche pascolano tra le 20000 tonnellate di rifiuti “nascoste” nel Parco Nazionale del Gargano. Allevatori che trovano altri business, ditte di raccolta e smaltimento rifiuti di chissà dove, rapporti tra territori e malavita organizzata che si intrecciano, tu chiamala mafia se vuoi. Leggi tutto

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Tombaroli e scavi archeologici in Capitanata

da culturalheritagecrime.com (via Facebook, Feliciano Stoico) Le ricerche hanno portato al rinvenimento ed al posizionamento di oltre 1000 siti archeologici oggetto di scavi clandestini e danni, sia episodici che sistematici, posizionati e documentati, suddivisi per province, capoluoghi di provincia, comuni e frazioni. Alcuni dei siti in esame contengono poi un numero rilevantissimo di scavi clandestini o altri tipi di danno (nel caso di Arpi ad es. si raggiunge il numero di quasi 4000 tombe scavate), portando il numero totale degli interventi a parecchie migliaia; proiettando il dato rilevato per le situazioni non documentate o documentabili con gli strumenti a disposizione o i termini temporali della ricerca nel lungo periodo si può quantificare la perdita di patrimonio (e nello specifico anche il valore economico) in numeri impressionanti. Il fenomeno degli scavi abusivi sistematici e del relativo commercio clandestino di oggetti d’antichità ha assunto dimensioni finora ancora poco conosciute; infatti nel corso degli ultimi decenni, in questo modo, sono andate perdute testimonianze storiche di valore inestimabile. Il territorio dell’antico centro dauno di Arpi (pochi km a N-E di Foggia) per esempio, è tra quelli più indagati dagli scavatori abusivi. La ricerca archeologica ad Arpi ha una sua storia e una sua traiettoria, notevolmente condizionata dalla fitta mappa della ricerca clandestina, portatrice di un’archeologia dell’emergenza, segnata dall’agenda di intere stagioni di illegalità. È noto purtroppo quanto la ricerca istituzionale costituisca ben poca cosa rispetto alla sistematicità degli scavi clandestini e quanto sia imponente l’impatto catastrofico delle attività illegali di ricerca e della dispersione del patrimonio archeologico. L’individuazione di tombe di questo tipo hanno destato, tra gli anni ’70 e gli anni ’80 del secolo scorso, l’attenzione di vere e proprie organizzazioni di scavatori clandestini che hanno distrutto ettari di patrimonio archeologico nascosto e delle relative informazioni ad esso connesse. Nell’ottica della ricerca e

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La Puglia stanzia 15 milioni di euro per il bando del restauro dei beni culturali ecclesiastici

“Chiese Aperte”, finanziato con 300 mila euro dalla Regione Puglia (Fondo Speciale per la cultura e il patrimonio culturale), è il frutto dell’accordo tra l’assessorato regionale all’Industria turistica e culturale e CEP, la Conferenza Episcopale di Puglia. Coinvolge 19 diocesi pugliesi, da San Severo a Ugento, e prevede l’apertura straordinaria dei luoghi di culto e di cultura, la promozione di eventi culturali rivolti sia ai cittadini che ai turisti, l’accompagnamento al racconto dei luoghi attraverso strumenti e materiali divulgativi innovativi, il miglioramento della qualità dell’offerta del servizio di guida turistica. “L’appello è alla valorizzazione, non solo alla mera conservazione. Non più un euro per il restauro senza un progetto di fruizione. L’intera strategia regionale Smart In si basa su questo presupposto: dalle community Library ai Laboratori di fruizione. Perché un patrimonio vissuto si degrada meno e assolve alla funzione di creare capitale culturale, promuovere inclusione, integrazione, valorizzazione. Questo vale anche per i beni ecclesiastici che con le competenze e i talenti di tanti giovani professionisti del settore possono arricchire la conoscenza e la consapevolezza di cittadini e turisti visitatori. Oggi la sfida è nella collaborazione tra pubblico e privati, nel coinvolgimento di tutti i protagonisti dell’Industria culturale e creativa, che devono sentirsi stimolati a farsi carico della gestione, anche sotto il profilo economico. Per questo con il bando ecclesiastici finanzieremo lavori edili, attrezzature e allestimento finalizzati a rendere più accoglienti i luoghi, ma anche laboratori di restauro, di condivisioni, di animazione, per rendere questi meravigliosi spazi capaci di camminare con le proprie gambe e, al contempo, garantire un’offerta culturale di maggiore qualità. Il bando sarà presentato entro la fine di giugno”. Speriamo in una nutrita partecipazione garganica, chiese importanti (di ogni epoca) ne abbiamo in quantità, spesso potenzialmente attrattori di flussi turistici. Chiesa di San Pietro in Cuppis (Ischitella), raro

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Ad Andrea Pazienza è dedicata l’Invasione dei Cavalletti a San Menaio / 29 giugno – 1 luglio, 2018

L’Invasione dei CavallettiLungomare Andrea Pazienza – San Menaio (FG)29 giugno – 1 luglio, 2018 È in arrivo un’Invasione! Pacifica e giocosa, fantasiosa e talentuosa, la nostra invasione sarà concentrata sul bellissimo lungomare di uno dei paesi più fascinosi della costa Adriatica, San Menaio, perla del Gargano pugliese. Un’invasione d’arte, a partire dai tanti “cavalletti” che si spargeranno lungo la passeggiata a ridosso della spiaggia della ridente cittadina garganica, strada già da tempo intitolata proprio a uno, anzi forse al più talentuoso, dei nostri fumettisti più noti, ahimè scomparso proprio 30 anni fa, nel 1988 (e di cui , a Roma, se ne celebra il genio, in una mostra aperta fino al 15 luglio, a cura COMICON/ARF).Un evento fumettistico all’inizio di una calda estate, nel cuore del bellissimo promontorio foggiano, una tre giorni all’insegna del disegno, del mare e della musica, che si svolgerà per la sua Prima Edizione dal 29 giugno al 1 luglio 2018, in orari diversi, fino a tarda serata, ed …”en plein air”, organizzata dalla Proloco San Menaio & Calenella Gargano in collaborazione con COMICON, il Salone Internazionale del Fumetto di Napoli (e col patrocinio del Comune di Vico del Gargano, ed con il sostegno delle Ferrovie del Gargano).L’idea di base infatti è di stimolare la fantasia dei bagnanti convenuti nella cittadina garganica cara al nostro Andrea, attraverso performance live di alcuni disegnatori italiani, di fama nazionale e internazionale, e di molti altri giovani talentuosi disegnatori venuti a cimentarsi col disegno dal vivo. E’ confermata ad oggi la presenza di 4 grandi nomi del comicdom italiano, ovvero Paolo Bacilieri, Daniele Caluri, Massimo Giacon e Martoz.3 lunghi pomeriggi dislocati sul Lungomare Pazienza, e anche nel nuovissimo “piazzale” delle Ferrovie del Gargano, rinnovato da pochissimo, e che la Proloco ha attrezzato per permetterne una fruibilità culturale senza precedenti, fra

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