San Giovanni Rotondo tra i comuni più ricercati dell’estate 2011
Uno dei siti più visitati sul turismo rurale ha inserito San Giovanni Rotondo tra i primi dieci comuni italiani ricercati dell’estate 2011. Altre info qui
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Pesca dal trabucco della famiglia Ottaviano, Peschici Fase d’avvistamento – Foto Domenico Ottaviano Si girano gli argani per alzare la rete – Foto Domenico Ottaviano Presi! – Foto Domenico Ottaviano ..e mo c’ magn.! Foto Domenico Ottaviano …ed ora tutti al Ristorante al Trabucco da Mimì
La Corte Costituzionale ha annullato i decreti di nomina dell’avvocato Stefano Sabino Francesco Pecorella a commissario straordinario dell’Ente Parco nazionale del Gargano perché scelto dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo senza la necessaria intesa col presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. La Consulta – con sentenza 255 scritta dal giudice Alfio Finocchiaro – ha così accolto i tre ricorsi presentati dalla Regione Puglia dichiarando che non spettava allo Stato la nomina del Commissario “in quanto avvenuta senza che fosse avviato, perseguito ed effettivamente espletato il procedimento per raggiungere l’intesa” con la Regione, così come previsto dall’art. 9, comma 3, della legge 394 del 1991. “Con riferimento a vicende relative ad altri enti di analoga natura – si legge nella sentenza – la Corte ha affermato la legittimità della nomina di un commissario straordinario, in assenza del raggiungimento dell’intesa, solo se, in applicazione del principio di leale cooperazione, si sia dato luogo a uno sforzo delle parti per dar vita all’intesa, da realizzare e ricercare, laddove occorra, attraverso reiterate trattative. In questo caso – fa notare la Consulta – alla scadenza del precedente commissario Gatta, la Regione Puglia ha sollecitato un incontro, ma a questa richiesta il ministro dell’Ambiente non ha risposto, limitandosi a chiedere una formale intesa sul nome dell’avvocato Pecorella, nominato commissario straordinario il giorno dopo, “senza dunque neppure dare il tempo alla Regione di esprimere il proprio parere. Continua qui
Da giugno 2010 gli abitanti di Via Stefanelle a Vico del Gargano sono costretti a subire gli odori di una perdita fognaria in uno scantinato (!) causata da alcuni lavori all’esterno di quest’ultima. I liquami penetrano nei muri e fuoriescono anche dal pavimento della strada durante certi giorni, l’aria è irrespirabile ed infine l’ambiente è malsano dal punto di vista sanitario.
I treni sui quali viaggeremo nel 2012 Da dicembre i primi effetti dei tagli del Governo alle risorse destinate al trasporto pubblico locale. Dopo i voli, in Capitanata è a rischio anche il trasporto ferroviario. Dal prossimo 11 dicembre saranno annullati i collegamenti ferroviari San Severo- Foggia – Bari. Trenitalia ha, infatti, revocato l’accordo di servizio a Ferrovie del Gargano. E’ il primo effetto dei tagli imposti dal Governo centrale e contro i quali le Regioni hanno annunciato la riconsegna delle deleghe sul trasporto. La soppressione del collegamento San Severo – Foggia – Bari creerà non pochi disagi ai pendolari, che saranno costretti ad attese e cambi di mezzi. Il segretario della Faisa Cisal, Antonio Vivoli, sindacato autonomo degli autoferrotranvieri, temendo ripercussioni anche sui livelli occupazionali, ha chiesto un incontro all’assessore regionale Minervini. Ma la Regione potrà ben poco, probabilmente, visto che è alle prese con tagli imposti al trasporto pubblico locale, che si aggirano intorno al 40%. Sulla tratta San Severo Foggia c’è un progetto di Ferrovie del Gargano, per l’acquisto dei binari, cosiddette tracce, e che permetterà di collegare la città dell’Alto Tavoliere, Apricena, San Nicandro a Foggia. Ma i tempi sono lunghi, ci vorranno dai tre ai cinque anni. La situazione complessiva su tutta la rete dei trasporti pubblici locali si presenta difficile.Secondo la Filt Cgil sono in arrivo tagli anche sulla tratta Foggia – Potenza, e su tutte le fasce notturne delle linee interne. Ridimensionamenti subiranno per esempio, i collegamenti notturni, come il Lecce – Milano, tra i più fruiti dalle fasce sociali più deboli, operai, pendolari settimanalmente in trasferta per raggiungere i posti di lavoro. A risentirne, dice Giovanni Occhiochiuso della Filt Cgil, sarà l’intero indotto, con tagli ai livelli occupazionali soprattutto nel settore dei servizi a bordo, e naturalmente l’intera mobilità. Dopo quella sui
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