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L’eremo Studion: prima fase del restauro completata

Finalmente si è conclusa la prima fase dell’intervento di restauro dell’eremo Studion, uno dei tanti eremi di Pulsano diventati luoghi del cuore FAI nel 2012 (ne abbiamo parlato qui chiacchieree qui). Un applauso virtuale a tutti quanti si sono dati da fare invece di fare le . ph. Angelo Torre Comunicato stampa: Ecco osservando le fotografie, gli esiti evidenti della prima fase dell’intervento che ha scongiurato il crollo della struttura. E’ evidente quale era la situazione critica con rischio di imminente crollo e la successiva prima fase di intervento strutturale che ha permesso di scongiurare l’evento temuto. Un ringraziamento particolare all”Impresa D’Angelo Pasquale ed al suo titolare che con le sue maetranze insieme al sottoscritto hanno iniziato i lavori da Domenica 28 Aprile. Questo é potuto accadere anche grazie all’aiuto dei volontari ed il sostegno degli sponsor che hanno permesso lo svolgimento della memorabile giornata del 25 Aprile con il trasporto dei materiali edili necessari per l’intervento e la raccolta delle pietre già crollate dall’eremo con il “passa pietre” della catena dei volontari. Tuttavia per completare il lavoro è necessario far arrivare altro materiale fino al cantiere dell’Eremo, poiché è finito quello trasportato il 25 Aprile. Pertanto chiediamo ancora aiuto ai volontari ed agli sponsor che si vogliono proporre per un nuovo evento fissato per Domenica 19 Maggio. Chi vuole proporsi come volontario e/o sponsor può telefonare con sollecitudine a: Avv. Mimmo D’Ascanio: 3382521634 Angelo Torre, coordinatore Pro Valloni Garganici Onlus: 0884533512 – 3400742966 Oppure può scrivere qui su Facebook su questa stessa notizia come commento o tramite messaggio privato o mandare una email a: pro.vallonigarganici@gmail.com Manfredonia, 12.5.2013 PRO VALLONI GARGANICI ONLUS – Angelo Torre

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VIDEO DOCUMENTARIO – I picchi del Gargano, di Ventura Talamo

Abbiamo postato su questo blog molti documentari di Ventura Talamo in passato. Questa volta vi proponiamo quello che forse, fino ad ora, è il meglio curato e che è stato presentato a all’Università di Bari in occasione dell’incontro “Gargano, scrigno di biodiversità”.Un excursus completo sulla vita dei picchi rossi mezzani, specie di uccello molto diffusa nella Foresta Umbra e facile da ascoltare durante le piacevoli passeggiate tra gli imponenti alberi del polmone verde del Gargano. Vedi anche:Il cervone del GarganoLa nostra foresta umbraIl tritone italico e crestato

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Life of Apulian Migrants, il progetto che raccoglie le testimonianze dei pugliesi emigrati

Perchè a Foggia c’è anche chi si dà da fare…. «That’s me when I was a girl… in a grande park, we went dove c’erano gli alberi… Questa è n’al – tra cosa… quando was engaged, fidanzata…» Le immagini color seppia risalgono al 1947. Scorrono sul video. Una giovane donna al parco, una festa di fidanzamento. Il matrimonio. Il Bronx, New York. La voce è quella di Rosa Giordano, nata in America da genitori di Carpino. È lei la protagonista di quel filmino quasi dimenticato. E alzi la mano chi non ha, in famiglia, uno zio d’America, un cugino che non parli quella lingua ibrida, a metà fra un dialetto dimenticato anche in patria tanto che è vecchio, e un nuovo idioma. Inglese, americano, spagnolo o portoghese.  Non c’è incipit più adatto di questo per il progetto «Life of Apulian Migrants», a cura dell’associazione foggiana MamApulia. Si tratta di un progetto, finanziato dal programma “Interventi a favore dei Pugliesi nel Mondo”, finalizzato al recupero di filmati, fotografie e altre testimonianze degli emigrati pugliesi, materiali spesso abbandonati negli scantinati o in soffitta che i ragazzi di MamApulia vogliono raccogliere e digitalizzare grazie al sito life of apulian migrants. «È un doppio scopo quello che l’associazione si propone – aggiunge Gabriella Roselli -. Il primo, quello evidente, consiste nel recupero e conservazione della memoria storica di chi ha abbandonato la terra natia per cercare fortuna altrove. Il secondo scopo è quello di creare un legame con le seconde, terze e quarte generazioni, i figli e i nipoti degli emigranti. Sono loro, i giovani, i più tecnologici, coloro che più facilmente hanno accesso al web e potrebbero aderire al nostro progetto, caricando sul portale i materiali di famiglia. Così facendo potrebbero scoprire storie che non conoscono, e stabilire un legame con la loro

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#mypugliaexperience parte 3 – Un altro cortometraggio

My Puglia Experience è un progetto di promozione turistica di Viaggiare in Puglia (Regione Puglia) che permetterà a 4 candidati di essere tour leader (guide) dei 4 territori principali della Puglia e accompagnare 8 testimonial (scelti con lo stesso sistema dei voti) a scoprire questa fantastica regione che è la Puglia! (tutti i dettagli qui) Io sono candidato come tour leader del Gargano, cosa aspetti a votarmi? Tutte le info e le istruzioni qui

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Perchè essere fieri di Foggia e perchè credere in un suo risveglio

di Salvatore Aiezza MISERIA E NOBILTA’ DELLA NOSTRA AMATA FOGGIA La casuale lettura di un interessante volumetto, intitolato “Spunti storici di Foggia”, scritto nel 1975 da Pompilio de Santis e stampato nella omonima storica tipografia, allora sita in via De Nittis 11/13, mi dà l’occasione di ribadire, ancora una volta, l’assoluta convinzione, comune a quella di tanti autorevoli concittadini, dell’importanza che in diversi periodi storici assunse Foggia, rispetto a tutte le altre città della Puglia e a molte del meridione, nonché sui motivi che, di volta in volta, ne hanno procurato un “improvviso” quanto “sospetto” decadimento. Credo sia doverosa questa rivisitazione, specie per le nuove generazioni che vivono oggi a Foggia. Questi giovani – complice l’assoluta mancanza dello studio della storia locale nelle nostre scuole di primo e secondo grado, nonché lo “stallo” culturale in cui versano le nostre Istituzioni e la città – potrebbero farsi un’idea distorta della loro terra natia, ritenendo che essa abbia sempre, nel corso dei secoli, versato in questo stato di degrado e non sia mai stata florida e importante. Questo articolo, pertanto, è destinato a uso e consumo dei più giovani, i quali non devono però dimenticare che la storia – bellissima – della loro città e quella dei tanti personaggi famosi che vi sono nati o l’hanno abitata – scienziati, medici, statisti, avvocati, artisti, musicisti – si apprende soprattutto leggendo almeno qualcuno dei tanti libri che autorevoli e illustri storici e giornalisti hanno scritto e continuano a scrivere su questo argomento. Solo così avranno un’idea di come, nel corso dei secoli, Foggia ha realmente vissuto periodi di grande splendore. Non voglio, in questa sede, partire dal tempo di Federico II Imperatore, di cui tutti conoscete l’amore che nutriva per le nostre terre (Foggia Capitale del Regno, l’aver introdotto istituzioni fondamentali per il funzionamento

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