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Pizzicato Eco B&B e Amaraterra.com alla BIT 2013 con Puglia Events!

Due giovani garganici rappresenteranno il Gargano alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, fiera di riferimento del settore turistico a livello internazionale, dopo essere stati selezionati da Puglia Events per il lavoro di promozione svolto sin’ora per il territorio del Gargano. Giovedì 14 Febbraio alle 15.00 si terrà, presso lo stand della Regione Puglia, il workshop “E’ proprio vero che i social network sono indispensabili per promuovere una destinazione turistica?” Il Gargano sarà rappresentato da Domenico Antonacci, blogger di Amaraterra.com, che parlerà delle strategie “social” attuate sul Gargano nel settore della promozione turistica del territorio. Sarà un occasione per portare a conoscenza degli operatori l’esperienza del GarganoEcoTour2012, primo evento nel suo genere in Puglia, organizzato da Giuseppe Romondia del Pizzicato Eco B&B di Vico del Gargano, aggiudicatosi di recente il premio come “Miglior account Twitter Italia per il settore marketing territoriale” agli Hospitality Social Awards. E’ proprio vero che i social network sono indispensabili per promuovere una destinazione turistica? Veniteci a trovare al padiglione 1 Italy – stand Regione Puglia e lo scoprirete insieme a noi! Interverranno: Viviana Neglia – responsabile progetto Puglia Events Roberta Milano – docente universitaria e co-founder BTO Educational Domenico Iannello – Segretario Generale di CTS Roberta Longo – travel blogger infoturismiamoci.com Domenico Sergio Antonacci – blogger amaraterra.com Emma Taveri – Online Tourism & Destination Marketing Specialist Vi aspettiamo numerosi! www.pizzicatobeb.com www.amaraterramia.it

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Il video del #garganoecotour by Puglia Events

di Domenico S. Antonacci Post del 9 settembre 2012    Questo è il video che mostra i momenti salienti del primo blog tour in Puglia (clicca per altre info), che si è svolto nel Gargano, grazie all’idea di Giuseppe Romondia del Pizzicato Eco B&B. Quattro giorni di esplorazione dalla costa all’ entroterra, tra laghi e mari, tra masserie didattiche, agriturismi e laboratori di pasticceria casereccia. Tanti i chilometri percorsi con otto blogger provenienti da tutta l’Italia per un’ immersione attiva e partecipata in un Gargano insolito e nascosto.  Ringraziamo tutti i blogger che hanno preso parte all’avventura, Domenico di Amara terra mia (http://amaraterra.blogspot.it/ ), le strutture che ci hanno accolto e mostrato le loro meraviglie e Giuseppe per la perfetta organizzazione e accoglienza. Fanpage Pizzicato Eco B&B: https://www.facebook.com/PizzicatoEcObEb http://www.pizzicatobeb.com I Travel Blogger: 1 Leonardo e Veronica di http://www.lifeintravel.it/ 2 Francesca di http://www.travelstales.it/ 3 Roberta di http://www.infoturismiamoci.com/ 4 Francesca di http://www.fraintesa.it/ 5 Anna di http://ecospiragli.it/ 6 Marco di http://nonsoloturisti.it/ 7 Arianna di http://ariannatravelplanner.blogspot.it/ 8 Valentina di http://www.toomuchtuscany.com/ Lista dei Blogger su Twitter: https://twitter.com/i/#!/Amaraterramia/garganoecotour Post del 9 settembre 2012

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Trekking sul Gargano: la Valle di Vituro a San Marco in Lamis

di Domenico S. Antonacci post del 18 aprile 2012 Qualche settimana fa in un’escursione con il Team Archeo-Speleologico ARGOD (www.argod.it) di cui facciamo parte abbiamo esplorato una valle che da Borgo Celano (Comune di San Marco in Lamis) porta verso il Tavoliere delle Puglie seguendo la direzione sud-ovest; il nome del luogo è Valle di Vituro ed è caratterizzata da numerose tracce storico-archeologiche di notevole valenza oltre che da una vegetazione tipica di questi paesaggi un tempo modellati con i terrazzamenti dagli uomini ed oggi in abbandono e semmai frequentati da animali da pascolo. Di notevole aiuto per l’esplorazione ci è stata una pubblicazione a cura di Ludovico Centola e Gabriele Tardio scaricabile dal sito www.lavalledeglieremi.it. Download qui Come sempre vi mostriamo “qualche foto” correlata da breve didascalia che descrive i luoghi: Un “pagghijare” tipico della zona, costruzione in pietra calcarea; questo è ancora in buono stato. Nella zona ci sono tracce di due antichi villaggi chiamati Chiancata la Civita 1 e Chiancata la Civita 2; è molto facile trovare cocci.. Probabilmente un’ansa di un vaso Cavalli al pascolo Resti del villaggio Chiancata la Civita 2 U taur Nella valle ci sono decine di piccole grotte; non è difficile trovarci mucche al riposto. Questa stupenda parete è costellata da alcune grotte chiamate “pannoni” la cui etimologia potrebbe derivare, secondo Francesco Granatiero, dal latino  pàndere ‘aprire, spalancare’ o dal latino pandus ‘curvo, concavo’. Una placchetta del progetto Catasto Grotte della Regione Puglia L’azione dell’acqua e del vento sulla roccia crea queste rientranze Uno dei pannoni, l’orientamento obliquo fa pensare ad un’origine tettonica; in parole povere, una grande fessura tra un blocco di roccia e l’altro La stessa grotta dall’esterno Queste grotte usate per secoli come riparo dalle mucche hanno ormai il fondo levigato proprio dai loro zoccoli Un’altra placchetta del progetto

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TREKKING – La Valle dei Mulini a Vico del Gargano

di Domenico S. Antonacci post del 13 gennaio 2013 Uno dei mulini di Vico del Gargano –  Foto Antonacci Vico del Gargano – Rodi Garganico – Ischitella. Il “triangolo dell’acqua”, delle numerose fontane e sorgenti e degli agrumeti. Una peculiare formazione geologica che permette all’acqua sotterranea di emergere in superficie e formare corsi perenni di acqua dalle portate importanti. Un tempo la forza idraulica di questi corsi d’acqua veniva sfruttata per far muovere le pale dei mulini che macinavano il grano e altri prodotti della terra. A Vico del Gargano, nella cosiddetta Valle dei Mulini, un tempo c’erano oltre 20 mulini. Quello che ne resta oggi è poco, poco più di qualche rudere ma ad un occhio attento le tracce delle opere di “ingegneria idraulica” antelitteram sono ancora ben visibili. Il recupero di tali manufatti sarebbe una prospettiva molto interessante ai fini turistici ma evito di ripetere le solite cose. Da un privilegio di Ruggero II del 1134: […]la Chiesa di San Nicola di Montenegro con lo stesso Casale, con due mulini, che sono vicino alla stessa Chiesa di S. Nicola dalla parte inferiore, e con le altre sue pertinenze, con gli abitanti del suddetto Casale, con i diritti di proprietà, il distretto, e tutti i diritti degli stessi[…] Di seguito un video e la fotogallery: Ringrazio infinitamente Tonino Trombetta che mi ha prima raccontato e poi accompagnato sul posto. Per qualsiasi informazione resto a disposizione.  Testimonianze scritte sugli stipiti Le paratoie sopra al mulino per far confluire l’acqua fuori o dentro la struttura Una delle tante canaline per l’irrigazione Sui muri del mulino si prendevano annotazioni…e si incidevano racconti e fantasie Il corso è inquinato dalle acque maleodoranti che escono dal depuratore di Vico del Gargano Scale nella roccia per superare i ripidi pendii Un dettaglio dell’interno del mulino..sotto

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Trekking su Monte Calvo, la “vetta” del Gargano – FOTO, VIDEO E INFO

di Domenico S. Antonacci post del 27 dicembre 2010 Foto di Luigi-CC (Fonte: wikipedia.org) Qualche giorno fa con la guida di Matteo Plazzo siamo saliti su Monte Calvo, la montagna più alta del Gargano sita nel territorio di San Giovanni Rotondo, sperando di trovare un pò di neve. Magra consolazione…abbiamo trovato solo nebbia, tanta nebbia, che ha rovinato la visione panoramica che normalmente offre questo posto. Monte Calvo è alto 1056mt ed è la quinta altura più alta di Puglia (Monte Cornacchia, nel subappennino dauno, lo supera di circa 100mt) e la prima del Gargano. Caratterizzato da numerose doline (per la maggiorparte sfruttate fino a qualche decennio fa dai pastori come recinto per gli animali) è particolare per il suo essere spoglio, brullo (da qui “Calvo”): per la maggiorparte della sua superficie vi si trovano infatti solo prati ed arbusti sparsi che permettono sì, di avere una visuale ampia dal Gran Sasso alla terra di Bari fino al Monte Vulture, ma espongono il rilievo a forti venti e nevicate (frequenti ed abbondanti d’inverno, anche oltre 50cm) che lo rendono completamente bianco. La causa del suo esser senza alberi risiede sicuramente nei tagli indiscriminati di legname dei secoli scorsi seguiti da incendi ed un utilizzo come pascolo che non ha permesso la ricrescita delle piante così come probabilmente causano anche le rigide condizioni atmosferiche invernali (di notte la temperatura facilmente va sotto lo zero). Sicuramente, infatti, contribuiscono condizioni meteo stazionali di aridità e bassa piovosità data l’esposizione a sud, ma senza l’azione del uomo il monte sarebbe ricoperto da un rigoglioso bosco. In realtà la vegetazione determinatasi per l’azione antropica rappresenta un elemento di grande rilevanza scientifica, maggiore del potenziale bosco. Si tratta, infatti, di formazioni degli habitat d’interesse comunitario prioritario delle “Praterie su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) con stupenda fioritura di

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