VIDEO – Gli abusi edilizi a scopi turistici nell’indifferenza dei controllori
Ottimo servizio di Piero Russo sugli abusi edilizi del Gargano e sull’indifferenza dei controllori
Ottimo servizio di Piero Russo sugli abusi edilizi del Gargano e sull’indifferenza dei controllori
di Domenico Sergio Antonacci Speciale per voi, una trasmissione a cavallo tra anni ’60 e ’70 condotta dal foggiano Renzo Arbore. Non so se sia stata d’avanguardia la Rai di ieri o se sia retrograda quella attuale. Gruppi e cantanti emergenti, discussioni senza copioni,domande scomode,stupide,intelligenti..insomma la realtà, si discuteva di musica in tv senza peli sulla lingua. In questo caso il nostro Matteo Salvatore e Gabriella Ferri difendono a spada tratta il “genere folkloristico” (siamo nel 1970). Questo eccezionale documentario inviatomi via posta da Leonardo Lunetta (che ringrazio) è un documento visivo eccezionale che dimostra come già negli anni ’70 ci fosse un pensiero maturo su quella che veniva definita musica folkloristica (e non tradizionale o popolare) prima di assistere, secondo il mio parere, ad una “caduta di stile” negli anni ’80. Interpreti e studiosi già consapevoli, dunque, del valore delle canzoni, della loro genesi, del mondo che vi si cela dietro a dispetto di un pubblico molto spesso agli opposti, denigratore delle “canzonette folkloristiche italiane” e attratto più da altri lidi (vedi Bob Dylan)…succede anche oggi. Purtroppo il video ha qualche problema con il video (si blocca) e l’audio (a volte si sente male); ho provato diverse volte a convertirlo in altri formati e altri codec senza risultato. Per chi volesse andare al sodo consiglio la visione dal minuto 20. Compare anche Ettore de Carolis che successivamente verrà a Carpino a registrare e fotografare i cantori.
S.Menaio-Hotel Bellariva, una delle prime strutture ricettive (anni ’30) Lo sviluppo turistico del Gargano ha la sua fase di avvio negli anni ’50-’60 nella forma di campeggio libero di amanti della natura. Conosce però un fondamentale momento di trasformazione nel 1965, con la realizzazione, ad opera dell’ENI, del centro turistico Pugnochiuso, che rappresenta, infatti, la prima importante struttura turistico-alberghiera realizzata sul Gargano (precedentemente erano stati realizzati solo un albergo – di proprietà dell’ACI prima, e dell’EPT dopo, ed un campeggio in località San Menaio). A partire da questo momento comincia la proliferazione di strutture ricettive, che si sviluppano quasi esclusivamente lungo la costa, nel tratto compreso tra Mattinata, Vieste, Peschici, San Menaio, Rodi Garganico, e in particolar modo sulla fascia costiera sabbiosa, più facilmente accessibile. Non si può, però, parlare di una “politica di sviluppo turistico”dato che l’insieme delle attività messe in atto si basa sull’improvvisazione, sulla iniziativa individuale, sulla crescita quantitativa di posti letto, piuttosto che sulla dotazione di nuovi servizi e sull’ampliamento del prodotto turistico offerto. Si punta esclusivamente sul turismo balneare, senza tenere conto delle diverse opzioni e tipologie di servizio possibili. Il moltiplicarsi delle iniziative ricettive delinea così, con il passare del tempo, una struttura di insediamenti turistici continua e lineare, che crea di fatto una cesura tra fascia costiera e aree interne, che appaiono quasi non investite dal fenomeno turistico. E’innegabile che l’immagine turistica del Gargano rimandi ad una vacanza in cui sole e mare rappresentano gli elementi di maggiore attrazione. Non è dato di osservare una rete di accoglienza o di ricettività “diffusa” sul territorio, ma solo un addensamento in alcune aree a prevalente vocazione balneare, benché al turismo balneare si affianchi il turismo religioso, che trova in Monte Sant’Angelo (per lo più in passato) e quasi esclusivamente in San Giovanni Rotondo, centri di
Nelle scorse due settimane Rai Storia ha dedicato un’intera serie di puntate alla Puglia; una bellissima serie di documentari che grazie a Danilo Romito è ora online disponibile per la visione a tutti..godetevi il primo video (gli altri a seguire nelle prossime settimane)…buona visione.
di Domenico S. Antonacci Foto di Gianfranco Piemontese Sto notanto, ahimè, che Peschici si distingue sempre quando si tratta di discariche abusive. In fondo sulla destra c’è la torre di Sfinale diroccata, una torre secolare che sta crollando. In primo piano una discarica frequentata da vacche. Tra la torre e gli animali, invece, trova posto la palude di Sfinale, un habitat naturale prezioso (si dice un tempo frequentato anche da specie di uccelli come fenicotteri rosa). Pensate che ad un turista non piacerebbe visitare questa zona se fosse tutto in uno stato decente? E’ facile riempirsi la bocca quando nei convegni e vari incontri si parla di sviluppo turistico sul Gargano, di destagionalizzazione….ma se non si comincia dal risolvere questi problemi siamo ben lontani dallo sviluppo. Intanto il turista va sulla spiaggia a qualche centinaio di metri da li…ignora la palude, ignora la torre, ignora le tracce del villaggio neolitico davanti alla torre, ignora la Grotta dell’acqua (ormai inaccessibile perchè recintata abusivamente) che contiene incisioni preistoriche… Quando ci diamo una mossa? Foto Torre Sfinale
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