La leggenda dell’antica città sommersa di Santa Pelagia e San Nicolao de Petra
Torre Pietra. La tradizione popolare vuole che sul fondo del golfo di Manfredonia sia sprofondata un’antica città, che risalirebbe al IV secolo d.C. Gli studiosi frenano sebbene l’importanza dei beni sommersi sia indiscutibile. Sino ad ora era stata considerata soltanto come una leggenda, ma il paese sommerso nel mare di Manfredonia potrebbe rivelarsi reale. Le vicende di Santa Pelagia, la città sommersa nei fondali di Zapponeta e Torre Tivoli, si arricchiscono di nuove informazioni. La leggenda incominciò a diffondersi nel IV secolo d.C. alla morte di suor Pelagia, la quale indicò in sogno a Simplicio, settimo vescovo sipontino, il posto esatto dove edificare la chiesa. Intorno ad essa ci sarebbero stati diversi edifici per i pellegrini, ma nell’anno Mille, forse per via di un sisma, sarebbe scomparsa ogni traccia del complesso. Per, neanche la scoperta di monete e anfore nel mare del leggendario agglomerato urbano ha convinto gli esperti della reale esistenza di quella città. Anche secondo la famosa ricercatrice Catherina Delano Smith, che durante gli anni Settanta del XX secolo ha curato il libro Terra, vita e mutamenti sulle coste del Tavoliere, le garanzie sono troppo deboli. Testimoni di alcuni ritrovamenti sono i pescatori che da diverso tempo pescano nel golfo basolati, possibili segni di una città sommersa La zona di Torre Petra indicata con il segnaposto La zona è stata soggetta a erosione e sprofondamento anche dopo il IV secolo, come vediamo nel caso della zona di Torre Pietra, molto vicina a quella di Torre Rivoli. Traeva il suo nome dal fatto che di fronte a sé, verso il mare, c’era il promontorio di San Nicolao de Petra, ovvero un sito costiero che via via nei secoli, per la lenta erosione marina, è divenuto isola per poi inabbissarsi definitivamente (nei mesi primaverili e autunnali, col mare calmo, è