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VIDEO – Rai scuola: I popoli apuli

Questo documentario del 1986, ci descrive la storia degli Apuli, nome che i romani diedero alle genti della Puglia antica, da loro sottomesse nel terzo sec. a.C. Numerose sono le testimonianze della loro presenza: la ceramica pugliese, i resti archeologici di antichi centri abitati (come Monte Sannace e Cavallino, in provincia di Lecce) e i corredi funerari. Tutti questi elementi contribuiscono a fornire un ritratto abbastanza preciso della vita e della distribuzione sul territorio di tale popolazione. L`unità audiovisiva dedica attenzione anche alle attività commerciali intraprese dagli Apuli, tra cui emergono quelle legate alla lavorazione dell`ambra. Le notizie fornite dai reperti archeologici consentono, infatti, di ricostruire una sorta di via dell`ambra. Tale pietra, proveniente dal Baltico, trovava nel Piceno un centro di produzione, ed in Puglia un punto di passaggio e di snodo verso altre destinazioni. Il filmato supporta la trattazione dell`argomento con l’ausilio di una cartina ed una semplice animazione grafica.

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CARPINO FOLK FESTIVAL : Presentazione libro “Dalla terra, dal mare” – Sabato 5 gennaio h 19.00 | CARPINO

L’ Associazione Culturale Carpino Folk Festival è lieta di invitarvi alla presentazione del libro “Dalla terra, dal mare – Storie di donne e di Puglia”. Quest’appuntamento natalizio vuole offrirvi un momento di cultura da seguire con intensità ma allo stesso tempo con spensieratezza e passione per la propria terra; una narrazione delle nostre radici che riporterà alla mente ricordi del passato, racconti, suggestioni, momenti di genuinità di tempi passati. (Le indicazioni stradali per raggiungere l’agriturismo sono in fondo alla descrizione e il menù dell’agriturismo Biorussi, disponibile per chi volesse restare, sono in fondo al post) Pilla è il protagonista del volume composto da tre racconti inediti (Amanti perduti, Mamuscia, Mondo sommerso) ambientati nell’universo magico e naturalistico del Gargano e delle Isole Tremiti, che si ritrova coinvolto fino al collo e all’anima in tre indagini di tipo differente che mettono a dura prova il suo universo esistenziale e il suo vissuto. Dal libro emerge l’anima degli abitanti del Gargano e delle isole, si percepisce quello spirito tipicamente meridionale e pugliese che caratterizza i luoghi dei racconti. Si impara a conoscere un po’ di storia, quella delle persone comuni. Quella vera: a Foggia i tedeschi durante la seconda guerra mondiale stavano sperimentando la prima bomba radiocomandata; sul Gargano il mondo magico dei guaritori e dei santoni non è mai stato codificato apertamente; durante la deportazione degli antifascisti alle Isole Tremiti c’era Dumini, l’assassino di Giacomo Matteotti. Pillole di vita vissuta, di terra che soffre alla luce del sole e che si consola guardando il mare. La prefazione del libro è stata curata da Diego Abatantuono, che ha voluto condividere i suoi ricordi personali legati al Gargano, in modo particolare a Vieste, e che crede fermamente nel progetto ‘Di terra di mare’, capace di diffondere un approccio innovativo alla conoscenza dei luoghi. A

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VIDEO – Salvatore (Vendesi), il lungometraggio su un vecchio pescatore del Lago di Varano

Ricordate l’intervista al pescatore del Lago di Varano? Se vi è piaciuta quella allora vi straconsiglio di vedere questo video…e non chiedetemi cosa ci faccia un francese al centro dell’istmo di Varano, non lo so! Grazie a Valerio Agricola per la segnalazione! Salvatore (Vendesi) di Demetrioventura Il y a un Type, un ermite, qui vit avec ses chiens, ses chats et ses cochons au bord du lac de Varano, dans le sud de l’Italie. Son nom est Salvatore. Il habite dans une cabane et ne veut voir personne. Il a construit son nid en pierres et tôle ondulé près de cette ville balnéaire qui est vide la plupart de l’année, cet amas de ciment et de goudron qui grouille de touristes deux mois par an seulement, quand la saison est bonne et que le gouvernement nous fait croire qu’on peut aller en vacance sans se soucier de l’avenir. Le reste de l’année elle est vide. Alors notre Personnage, qui n’aime pas les gens parce que ils sont tous pareil qu’il dit, tous les même, et que de toutes façon nous allons tous mourir, tous sauf lui, parce ce que lui il dit qu’il est immortel. Moi je ne sais pas si c’est vrai mais en tout cas il parle d’une drôle de façon : de l’homme, de la nature et de la pêche, parce que lui il était pêcheur dans le lac, mais maintenant qu’il n’y a plus des poissons, à cause de la pollution et du réchauffement de la planète qu’il dit, les anguilles ne se reproduisent plus et le lac est vide. Il dit que c’est la faute à nous, les hommes, mais lui il n’y est pour rien parce que lui ce n’est pas un homme, enfin pas comme tous les autres. Continua qui con un altro

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VIDEO – Perchè i capodogli di Varano sono morti. Chiarezza, una volta per tutte!

Tutte le considerazioni, la cronologia degli eventi, il risultato dei referti necroscopici e delle analisi condotte, l’elenco di chi è intervenuto, le conclusioni sulle cause sullo spiaggiamento di massa di 7 esemplari di Capodoglio (Physeter macrocephalus) sul litorale compreso tra Cagnano Varano e Ischitella (FG) tra il 10 ed il 15 Dicembre 2009 sono state rese pubbliche in una relazione finale presentata al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ad opera del responsabile Prof. Sandro Mazzariol del Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Comparata e Igiene Veterinaria dell’Università degli Studi di Padova (http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?lang=&item=/documenti/notizie/notizia_0208.html) e in uno studio multidisciplinare pubblicato sulla rivista scientifica PlosOne dal titolo: “Sometimes Sperm Whales “Physeter macrocephalus” Cannot Find Their Way Back to the High Seas: A Multidisciplinary Study on a Mass Stranding” Questi importanti documenti evidenziano come lo spiaggiamento dei 7 Capodogli sia attribuibile ad una condizione multifattoriale, come spesso viene suggerito nei lavori scientifici che riportano eventi come questo, che ne ha determinato l’impossibilità ad orientarsi: fattori ecologici (profondità), biologici (inesperienza del gruppo), sociali (aggregazione), alterazione del sensorio e immunocompromissione di origine chimica. Continua qui Chiarimenti sullo spiaggiamento dei capodogli Per chi fosse interessato a proiettare questo video nel corso di giornate tematiche nelle Scuole/Università o in incontri tematici, può rivolgersi al supporto tecnico-scientifico di: Guido Pietroluongo e-mail: docdolittle@hotmail.it cell.: +39 320.4753594″.

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