di Domenico S. Antonacci 108 anni fa, nel 18 giugno 1905, muore il brigante Carmine Crocco dopo 41 anni di carcere e lavori forzati. Un personaggio, nel bene e nel male, tra i più importanti della storia dell’Unità d’Italia. Non voglio esprimermi sulle ragioni di una e dell’altra parte, (Regno Borbonico e Savoia), sarebbe troppo complesso e rischierei di affrontare l’argomento in maniera semplicistica, per cui consiglio la visione di questo documentario; magari non sarete d’accordo con tutto però è un bel prodotto. Carmine Crocco, dei briganti il Generale Documentario del 2008, di Antonio Esposto, pugliese, e Massimo Lunardelli, piemontese. Interviste a Nigro, Romano, Proto ed altri. Accompagnati dai pastori di Rapolla (Pz) alla ricerca, sul Vulture, di nascondigli e tracce di briganti. Fummo calpestati, noi ci vendicammo…… Leggi anche il diario di Crocco La prego perciò illustrissimo signor….. di non mettere da parte questo mio scartafaccio; esso ben corretto, da colui che ha il dono della scienza e delle lettere, diverrà se non dilettevole, di certo interessante e meritevole di esser letto. Mi siano perdonate le parole improprie e sconvenienti, le prime sono da attribuirsi alla mia scarsa cultura, le seconde al mio sentito dolore, e prego correggere in modo ch’esse non offendono la dignità della stampa. Non è desiderio di trasmettere ai posteri il ricordo delle fatte uccisioni che mi spinge a pregarla di stampare questo mio scritto. Noi oggi leggiamo gli scritti di secoli remoti e dalla narrazione dei fatti avvenuti si traggono ammaestramenti avvenire; chi nol sa che fra mille anni questi miei scarabocchi possano servire a qualche cosa, che ora noi neppure pensiamo. Che sorga qualcuno, fra tanto crescente progresso intellettuale, che comprenda quello che io cercavo, e facendo la storia del duemila e duecento circa uomini scannati per uno solo, trovi un efficace rimedio