Fonte: sannicandro.org La segnalazione arrivata giorni fa in redazione, taglio già rilevato dalla Forestale. Ma tutto tace Una consistente fetta del versante sudorientale della Dolina di Pozzatina, uno dei più grandi e meravigliosi spettacoli carsici d’Europa, in territorio di San Nicandro Garganico e Apricena, è stata oggetto di un taglio di alberi indiscriminato e senza precedenti a memoria d’uomo. L’allarme lo hanno lanciato alla nostra redazione alcuni escursionisti e appassionati delle lande garganiche. Già nella scorsa primavera, a quanto si apprende, la zona oggetto del disboscamento, interamente proprietà privata, era stata segnalata al Corpo Forestale, che dopo attente indagini ha inviato tutto agli organi competenti. Nell’occasione, sarebbero state rilevate delle irregolarità amministrative, opportunamente sanzionate a danno di proprietari ed esecutori. Eventuali responsabilità penali, invece, sarebbero tuttora al vaglio dell’Autorità giudiziaria. Resta, tuttavia, il danno: oltre alla consistente ferita ambientale, in termini di specie arboree sottratte e dal punto di vista paesaggistico, sono in molti a temere che il rischio idrogeologico della zona possa aumentare notevolmente, non escludendo frane e smottamenti verso il fondo del cratere naturale in caso di piogge torrenziali. Ma la faccenda sembra più complicata di quanto si creda: l’area, di alcuni ettari ricompresi in zona 2 del Parco Nazionale del Gargano, sarebbe classificata come bosco ceduo, nonostante il taglio abbia saltato alcuni cicli. Di qui l’autorizzazione dell’Ufficio Foreste della Regione Puglia che, secondo quanto accertato, sarebbe del tutto regolare. Il punto, tuttavia, è ben altro: come può un sito come la Dolina di Pozzatina essere inserito, per buona parte, soltanto in zona 2 del Parco del Gargano? E perché gli uffici regionali competenti rilasciano autorizzazioni che sembrano date sulla carta, senza valutare le caratteristiche peculiari del territorio? Tra l’altro, sembra che al Parco Nazionale del Gargano manchi un piano che classifichi i boschi cedui, ponendo deroghe chiare