FOTO – Rodi Garganico, l’oasi agrumaria e le sue sorgenti in abbandono (e nel cemento)
di Domenico Sergio Antonacci Dopo aver parlato dello stato della Torre Murat di Rodi e dei lavori scellerati dell’Acquedotto Pugliese torniamo a Rodi Garganico e precisamente nella zona detta “la surienzë”, ovvero la sorgente. Con Giuseppe Troccolo (che ringrazio ancora per avermi fatto da Cicerone) siamo andati nella località, a qualche chilometro a sud est del paese, dove si trovano due sorgenti “storiche” per i rodiani. La fonte I ricordi di Santa Picazio mi hanno riportato indietro nel tempo, le passeggiate a piedi fin lassù, la vegetazione un tempo lussureggiante, i canti e i suoni della vita di campagna e mille altre suggestioni… Cosa resta oggi? Un complesso di cemento, pompe e tubature di captazione delle acque della sorgente che ha distrutto l’eden di qualche decennio fa…il tutto autorizzato dal Parco del Gargano ed eseguito dal Consorzio di Bonifica, insomma l’ennesimo scempio autorizzato. Per giunta le acque, raccolte in grandi vasche a poca distanza, entrano nel circuito di un piccolo acquedotto per fini agricoli che, a quanto pare, è utilizzato pochissimo (dato che molti dei terreni nella zona sono in abbandono). Si faccia almeno in modo che parte dell’acqua della sorgente ritorni a scorrere fino al mare, ripristinando così un habitat per tantissime specie animali e vegetali. Po’…se amma dicë sembë li stessë cosë..sentiero..turisti..trekking..valorizzazione..oasi agrumaria…mé venutë lu stuffë quindi non mi ripeto. ps. anche qui abbiamo visti i lavori dell’acquedotto….ma le tubature già perdono! Le foto sono sul mio profilo facebook. Gallery fotografica: A circa 1km dalla sorgente, sul vecchio percorso, l’acqua emerge dal sottosuolo Le famose grelle degli aeroporti americani..ne abbiamo parlato qui Il sentiero alla sorgente, ormai inesistente Le originali opere di contenimento delle acque La prima sorgente dietro una grata. Non si vede quasi tanto è la vegetazione che la ricopre La prima sorgente dietro una grata.