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Ladri nell’abbazia di Stignano tentano di rubare il pozzo del chiostro

Foto Maurizio Marrese di Michele Gemma Tentano di rubare il pozzo monumentale dell’abbazia di Stignano, nel territorio di San Marco in Lamis. Ieri sera alcuni malfattori avrebbero sfondato con un camion l’ingresso del monastero e “sventrato” la struttura portante del pozzo monumentale. Tutti i vari pezzi smontati sono stati adagiati su un cumulo di materassi al fine di non rovinarne il materiale e gli ornamenti. Foto Antonio Ciavarella L’abbazia è disabitata, tranne che nel periodo estivo quando, ad animare Stignano, arrivano alcuni monaci. L’intera struttura, tra i primi santuari mariani della Capitanata posto sulla Via Francigena, è difesa da un semplice sistema di allarme privo di videosorveglianza. Per cause ancora da accertare i ladri non hanno asportato, fuori l’abbazia, il pozzo monumentale. Sull’ennesimo atto criminale di distruzione della storia del Gargano e della Capitanata stanno indagando i carabinieri. ilfattodelgargano.it Leggi anche Stignano e tutti i monumenti del Gargano hanno bisogno di essere vissuti, tutelati e rilanciati

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VIDEO: Estate ’43, la guerra a Foggia

Apre il progetto “Testimoni della memoria” il breve documentario realizzato da Giovanni Rinaldi per il Ce.Se.Vo.Ca. (Centro Servizi per il Volontariato di Capitanata) nell’ambito dell’attività di promozione del volontariato tra gli anziani ‘Noi e i giovani’. Registrato grazie alla collaborazione dell’AUSER di Foggia (Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà), il video racconta dalla viva voce di tre testimoni diretti dell’epoca, Mario Napolitano, Arnaldo De Cristofaro e Mario Muscatiello, attraverso ricordi personali e familiari, la guerra a Foggia nell’estate del ’43. Proprio quest’anno ricorre il 70° anniversario dei bombardamenti sulla città di Foggia e questo cortometraggio, nelle intenzioni dell’autore, potrebbe rappresentare il ‘pilota’ di una lavoro più approfondito sulla memoria orale dei protagonisti degli accadimenti e in una sua trasposizione nel linguaggio cinematografico documentaristico.

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La grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo nella top10 delle grotte sacre di tutto il mondo.

Lo dice National Geographic (link qui)   La grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo nella top10 delle grotte sacre di tutto il mondo. Christian legend says that this cave shrine in Monte Sant’Angelo was chosen by the archangel Michael, who appeared to the Bishop of Sipontum in A.D. 490 and promised, “Where the rocks open widely, the sins of men may be pardoned.” It is said that Michael left an altar, a red cloth, and his footprint in stone to mark the spot Orgoglio made in #Puglia Peccato che il link annesso rimandi agli hotel………. Grazie a Matteo Rinaldi per la segnalazione

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