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Castel del Monte, conosciamolo, davvero e senza fantasiose teorie

In una collina dell’altopiano delle Murge Occidentali, a 540 metri sul livello del mare, si erge un gioiello dell’architettura militare medievale, Castel del Monte. Il castello venne costruito per volontà dell’imperatore Federico II di Svevia, sovrano illuminato e condottiero valoroso. La storia di Castel del Monte ha inizio nel 1240, anno in cui Federico II incaricò Riccardo da Montefuscolo, Giustiziere di Capitanata, di edificare un castello presso la chiesa di Sancta Maria de Monte. Nel 1996 l’unicità di Castel Del Monte è stata premiata dall’Unesco con l’inclusione nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. La perfezione formale e l’armoniosa miscela di elementi culturali sono stati i motivi alla base di una scelta volta a preservare e promuovere nei secoli a venire questo capolavoro del genio federiciano.

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Un artista soldato a Rodi Garganico nel 1944?

Giuliano Parviero ha scovato a Londra questi (e altri) fantastici acquerelli del 1944 raffiguranti Rodi Garganico, disegnati da Clarence Norman Barlow, nato a Londra nel 1909 e morto nel 1986. Cosa c fa un’artista durante la guerra sul Gargano, a poca distanza da Foggia, centro nevralgico per laviazione alleata? Era un soldato inglese? Non siamo riusciti ancora a trovarlo negli elenchi. Clarence Norman Barlow (1909–1986) was a London born artist who was educated in Switzerland. He studied drawing and painting at Heatherleys School of Art where he was a pupil of Roger Gray RWS. Between 1925 and 1945 he was a prolific painter in England, Denmark, Switzerland and frequently in Itality, including Venice. Barlow was an admirer and friend of Philip Wilson Steer (1860–1942) who made a big influence on his painting

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Bandi regione Puglia cultura: 100 milioni di euro per comuni e gestori di luoghi di cultura

La cultura come leva strategica di uno sviluppo incentrato sulla produzione di ricchezza durevole in cui le risorse pubbliche sono investite a favore del benessere collettivo e dell’occupazione. In quest’ottica il patrimonio culturale, materiale e immateriale, rappresenta un potenziale incredibile per il territorio regionale. SMART-IN è la strategia regionale per il rilancio del patrimonio culturale che punta a garantire la valorizzazione, la fruizione e il restauro dei beni culturali di Puglia. Un unico grande bando pubblico che, con una dotazione di 100 milioni di euro, si snocciola in quattro macro aree: Community Library, Laboratori di Fruizione, Teatri Storici, Empori della creatività. Già da domani, Enti locali, istituzioni scolastiche e universitarie, proprietari di istituti e luoghi di cultura, soggetti gestori pubblici e/o privati senza scopo di lucro, potranno presentare i primi progetti di investimento per la realizzazione di “Community Library”. Si tratta biblioteche di comunità, capaci di restituire ai cittadini l’essenza vera dei territori pugliesi, quella capacità di aggregare e innovare diffondendo, al contempo, la conoscenza e la promozione della lettura per recuperare un gap che oggi vede la Puglia e l’Italia tutta ancora troppo indietro per numero di lettori. Sarà possibile rendere più godibili gli spazi, impreziosirli, favorirne la funzionalità sia attraverso il recupero e il restauro di beni immobili sia attraverso la dotazione di strumenti e attrezzature adeguate e innovative. I primi venti milioni di euro, la dotazione prevista per le Community Library, saranno quindi destinati a finanziare progetti di investimento fino a un importo massimo di due milioni di euro. “Questo bando – ha detto il presidente Emiliano – riguarda l’intera regione, a partire dai Comuni, dalle scuole e dagli enti che gestiscono immobili di particolare importanza che possono essere adibiti alla funzione di biblioteca e alla fruizione pubblica, e che possono avere elementi di innovazione tecnologica. Questo

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Situazione critica per la Via Francigena del sud: rifiuti ovunque e continue segnalazioni dei camminatori

“Maltrattare la natura significhi maltrattare gli esseri umani, soprattutto i più indifesi. La natura non è nostra nemica, ma nostra madre”. Papa Francesco Mentre a nord Italia scrivono Il fascino discreto della Via Francigena: “È boom di turisti”, e noi scopriamo di essere un’altra terra dei fuochi, Michele del Giudice, camminatore “storico” e massimo riferimento per i cammini religiosi in Puglia, lancia un grido d’allarme facendosi portatore delle tante segnalazioni ricevute dai camminatori stranieri che incontra sui sentieri della Capitanata. LETTERA APERTA A TUTTIUN APPELLO DISPERATO! VIA FRANCIGENA NEL SUDINDIRIZZATO A TUTTI QUELLI CHE HANNO ANCORA UN PÒ DI AMORE PER LA NATURA E PER LE FUTURE GENERAZIONIMi rivolgo a tutti, Cittadini, Istituzioni, Media, Scuole, uomini di buona volontà: i nostri territori stanno andando in pezzi!• Intorno a Foggia esiste una cinta incredibile di rifiuti tossici e non;• I nostri amici pellegrini parlano di un Sud vergognosamente sporco;• Nel momento delle semine e cambi di culture, buona parte degli imballaggi plastici vengono sversati nei canali di irrigazione;• Tutti, tutti i materiali di risulta derivanti dai lavori di ristrutturazione dei privati appartamenti vengono abbandonati nei sentieri e strade di secondaria importanza;• Le produzioni agricole dei dintorni vengono irrigate con le acque inquinate dei canali;• Devo continuare? Io mi occupo della Via Francigena nel Sud. Pellegrini di tutte le nazionalità che stanno attraversando la Francigena nel Sud stanno postando di situazioni disgustose nei territori incontrati. IN TUTTI! E una notizia del genere allontanerà i Camminatori che sceglieranno altri Cammini. Un’economia che arricchisce il Cammino di Santiago e la Francigena nel Nord.Ieri ho avuto una telefonata accorata da una mia amica “medico sanitario” che sta percorrendo il Cammino dell’Arcangelo da Benevento a Monte Sant’Angelo: fra Lucera e San Severo, presso quest’ultima cittadina, ci sono due canali in cui sono stati sversati interiora e carcasse

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