Monte Sant’Angelo – Una vergogna contro il senso esterico della città UNESCO
di Giuseppe Piemontese Ormai la città di Monte Sant’Angelo è alla mercé del cattivo gusto e della “barbarie”, se si permette di installare, proprio di fronte al Santuario di San Michele, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ben tre bacheche “funebri”, che deturpano in maniera degradante l’intero contesto storico-culturale della Cittadella Micaelica. Bacheche che sembrano uscite da un ambiente cimiteriale, orrende sia nell’aspetto che nella decorazione. Un obbrobrio che solo la mancanza di gusto e di senso estetico può permettere di istallare, lungo la scalinata che porta al complesso monumentale della Tomba di Rotari, della Chiesa di San Pietro e di Santa Maria Maggiore, queste orrende strutture metalliche, che sembrano uscite dall’Inferno dantesco. Una condanna non solo per i proprietari, ma soprattutto per chi ha concesso il permesso di installarle, contravvenendo a qualsiasi regolamento che tuteli la bellezza della città e del Sito Unesco. Una condanna senza appello per il progettista, ma soprattutto per il proprietario, che ha alterato, in maniera irreversibile, il contesto storico-culturale della Cittadella Micaelica. Questo è un segno di totale mancanza di senso estetico e di salvaguardia delle nostre bellezze culturali, e che trova una totale condanna da parte di tutta la popolazione locale, contro chi altera e tradisce lo spirito di un Sito Unesco, quale è quello del Santuario micaelico. Purtroppo da diverso tempo proponiamo l’adozione da parte dell’Amministrazione di una Carta della Bellezza e di un Regolamento che salvaguardi il decoro urbano della Città, di cui oggi più che mai si sente l’esigenza e la necessità, per tutelare, dai “barbari”, la nostra storia e la nostra cultura. Non è possibile lasciare tutto nelle mani degli incompetenti, che non hanno alcun senso estetico e alcuna cultura che possa tutelare e valorizzare l’anima di un luogo, la sua bellezza, la sua identità. Oggi più che mai dobbiamo lottare contri