1965, «I gruppi finanziari sono calati nel Gargano»
Volete conoscere il resto…? Prossimamente «su questi schermi»…
Volete conoscere il resto…? Prossimamente «su questi schermi»…
di Domenico S. Antonacci Quanto ci piace parlare del Gargano visto dallo spazio! Oggi un’altra piccola chicca di cui siamo venuti a conoscenza tramite Giulia, cagnanese che vive a Torino da molti anni (mia cugina). Nel 2007 venne lanciato in orbita l’innovativo satellite Cosmo-Skymed; ebbene, la prima foto scattata dal satellite ritrae proprio il Gargano e precisamente il Lago di Varano! Probabilmente l’operatore era del luogo e voleva verificare la corrispondenza delle immagini con la realtà? 2 luglio 2007, la prima foto del satellite ritrae il Gargano Altre info sul satellite Skymed qui
Oggi ho ripescato questo scritto dal sito Garganonews; si tratta di una lettera di Lucio Dalla e mi piace immaginare che sia lui a leggerla ad un’altra persona importante per il Gargano e scomparsa il 1° marzo di tanti anni fa, Rocco Draicchio, un carpinese e un genio che diede inizio a qualcosa che sarebbe cresciuto grazie alla tenacia di poche persone, il Carpino Folk Festival. D.S.A. Questa è una delle tante sere ai piedi del Gargano, a Foggia, come mille altre volte o a Manfredonia o Mattinata, benedetta dal sole e dalla luce che ti riempie gli occhi ma non li ferisce, ma anche a Monte Sant’Angelo tra il fresco delle rocce e il respiro degli ulivi, fra case medievali della bianca dignità del tempo e della memoria rinnovata tra il gotico romanico e longobardo che vuole dire so…prattutto pugliese.Pugliese dei miracoli, dei nomi e dei diavoli, del misticismo e della laica allegria del vento sempre complice e al servizio del pastore e dell’ulivo che suda il caldo dell’estate più bella, più blu di cielo e più bianca di luce che c’è. Io sono anni che vengo tra queste terre benedette e uniche, vengo perchè non so o perchè non ne posso fare a meno per quel misterioso gioco della memoria che analizza i ricordi, li trasporta nel presente, li rinnova e li cambia come fossero respiri dagli inizi secolari o che non si chiudono, non si concludono mai e che mantengono croccante il pane che hai tagliato venti anni prima o non seccano mai quel vasetto di olive che la tata preparava e che tu non hai mai avuto il tempo di aprire. Sono appena le ventidue che decido di passare all’azione; prendo la macchina e, come faccio ogni volta, salgo da Manfredonia verso Mattinata fino a Monte,
Salve a tutti, mi chiamo Valentina, ho 22 anni, studio Relazioni Internazionali a Napoli.Sono nata e cresciuta in un paesotto del Gargano:assolato, pettegolo quanto basta, circondato dalla natura selvaggia, con un bellissimo centro storico (poco valorizzato) e un castello Normanno-Aragonese in vendita su e-bay;San Nicandro Garganico. Visto che comincerò a scrivere anche io sul blog vi elenco quelle che sono le mie molteplici e spesso “futili” passioni:c’è quella per l’arabo, quella per i dialetti, quella per le piante officinali, la passione per i “riti” che si tramandano di Nonna in figlia e quella per la buona cucina. Mi fermo altrimenti non la smetto più. Non sempre riuscirò ad esservi utile, ma ci proverò!A presto!!!
Un video messo a disposizione dal Diario Montanaro sull’emigrazione da Monte Sant’Angelo negli anni ’60. Al minuto 17 un bambino di 10 anni che lavora in una grotta, fa “lu zucar”. Nella parte finale il video non si vede; è possibile ascoltare un bambino cantare un sonetto tipico di Monte Sant’Angelo.
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