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Le miniere preistoriche di selce del Gargano (le pubblicazioni e alcuni documentari)

Per quanto ne sappiamo fino ad oggi, il Gargano per molti millenni della preistoria è stato uno dei luoghi d’Italia (se non d’Europa) più importanti per le miniere di selce, materiale allora fondamentale per costruire ogni tipologia di utensile. A Vieste la miniera più grande d’Europa su cui sono stati scritti libri e ideati documentari. Minatori di 7000 anni fa. La miniera di selce della Defensola In questo post ne raccogliamo qualcuno. A cura del Parco Nazionale del Gargano con la direzione scientifica del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena e il patrocinio della Soprintendenza Archeologica Della Puglia. Regia Roberto Cillo TvEye. Studio di Produzione Video. L’idea è quella di raccontare il progetto di ricerca come se fosse un viaggio in treno. Si descrive la selce, perché è importante studiarla e tramite l’archeologia sperimentale si osserva da vicino la tecnica della scheggiatura. Il racconto prosegue illustrando gli aspetti chiave della ricerca e il suo sviluppo nell’arco dei tre anni. Attualmente la ricerca è in corso, si invita pertanto lo spettatore ad immaginare i possibili risultati mentre il viaggio procede. Di Manuela Delluniversità. Le miniere di Selce del Gargano. VI-III millennio a.C. A cura di Massimo Tarantini e Attilio Galiberti Defensola, una miniera di selce di 7000 anni fa. A cura di Attilio Galiberti. Elenco miniere di selce (note) sul Gargano (distribuite tra i comuni di Ischitella, Peschici, Vieste e Mattinata): 1)Cruci 2)Finizia 3)Martinetti 4)Tagliacantoni 5)Valle guariglia 6)Sbernia 7)Coppa di rischio 8)Scarcafarina 9)Pontone della casella 10)Carmine 11)Principe 12)Defensola 13)San Marco 14)Bodinizzo 15)Bosco della Risega 16)Arciprete Archeologia mineraria della selce nel Gargano.Nuove ricerche M. Tarantini, Atti 25, 2004 Download Pdf

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Tribunale di Foggia riconosce che c’è mafia sul Gargano, è la prima volta nella storia

Due sentenze, nel giro di pochi giorni, hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso nelle estorsioni messe in atto dai clan del Gargano. Dopo quella in Appello, nell’ambito del processo “Tre Moschettieri”, già raccontata da l’Immediato, ecco ora l’importante decisione dei giudici del Tribunale di Foggia nel procedimento “Remake” a carico di Gennaro Giovanditto e Michele Scanzano.Per la prima volta nella storia, il tribunale dauno ha riconosciuto l’aggravante mafiosa sul Gargano. Cosa che non avvenne nei “Tre Moschettieri”. Leggi tutto

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Tornano le “Peregrinazioni botaniche nel Gargano”, un corso di primo livello di botanica sul Gargano

Tornano, per il secondo anno, le “Peregrinazioni botaniche nel Gargano”, lezioni di botanica all’aperto rivolte a studenti universitari, cultori, appassionati, professionisti e camminatori/escursionisti. Le date saranno: – 11 marzo 2018 (SIC Pineta Marzini, Vico del Gargano) – 15 aprile 2018 (La Faggeta Vetusta della Foresta Umbra) – 13 maggio 2018 (Le praterie di Paglizzi-cprtigli, Vico del Gargano) – 03 giugno 2018 (Altopiano carsico di Monte Nero, San Marco in Lamis) Si tratta, ancora una volta, di una esperienza didattica strutturata in visite, osservazioni e studio di siti con particolari valenze didattiche. Il ciclo di 4 Peregrinazioni si terrà mensilmente, da marzo a giugno, con delle esperienze di sensibilizzazione a avvicinamento al vasto mondo della botanica per conoscere i valori botanico-naturalistici del Parco Nazionale del Gargano. Iscrizioni Tutte le informazioni qui o al 3931753151(lun-ven dopo le 18 oppure weekend)

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Specie aliene, nuovo decreto. Ecco come comportarsi

Pubblicato il nuovo Decreto Legislativo sulle specie invasive: divieti, controlli, eradicazione e gestione Tutti i proprietari di animali da compagnia inseriti nella lista (in particolare chi avesse in casa testuggini palustri americane) potranno mantenerli fino al termine della loro vita naturale, ma entro giugno 2018 dovranno comunicare il loro possesso al Ministero dell’Ambiente, fornendo indicazioni sull’esemplare (specie, sesso ed età) nonché sulle modalità che intendono adottare per impedirne la riproduzione e la diffusione. Leggi tutto Approfondisci

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La fuga degli esuli viestani dalla Dalmazia dopo le persecuzioni di Tito

di Michela Papagna Il 18 Aprile del 1947, la giunta municipale di Vieste deliberava di mettere a disposizione dei profughi della costa opposta, in particolare degli esuli di Pola, dei terreni per ricostruire un quartiere della loro patria affinché, come si legge nella delibera: “ i fratelli polesi possano affacciarsi su quel loro mare da dove incomprensione e ingiustizia li hanno cacciati”. Erano i mesi successivi al trattato di pace di Parigi (10 febbraio 1947) con il quale si determinava la cessione alla Jugoslavia dei territori Dalmati – Giulio – istriani, i numerosissimi italiani ivi residenti subirono la persecuzione del governo di Tito, il quale promuoveva l’eliminazione di coloro che diffidavano del nuovo insediamento jugoslavo: i funzionari italiani, i partigiani antifascisti e consentendo al Partito del Popolo a provvedere alla persecuzione dei nemici, creò una vera e propria epurazione etnica tra i civili. Furono in 350 mila gli esuli italiani che lasciarono la loro patria per sempre, mentre è impresa ardua determinare il numero delle vittime che dopo aver subito vessazioni e torture furono gettati a mare o nelle foibe (gli inghiottitori carsici che funsero da fosse comuni). Si attestano approssimativamente intorno a 20.000 le vittime italiane, di questi circa 300 furono pugliesi e 7 sono le vittime di provenienza viestana fino ad oggi identificati: Francesco Paolo Ascoli, Francesco Cariglia, Francesco Cavaliere, Giambattista Chieffo, Matteo Ruggieri, Antonio Vescera e Vincenzo Vescera. Tra coloro che abbandonarono per sempre la loro patria è il nostro noto concittadino Ludovico Ragno che insieme alla famiglia e il padre Domenico, proprietario di una tabaccheria a Zara, a 19 anni si stabilì definitivamente a Vieste. L ’offerta di accoglienza degli esuli da parte del Comune di Vieste del 18 Aprile 1947, resta un gesto di alto significato etico, unica proposta ufficiale in Italia, che rimase purtroppo

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