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Poesie nel centro storico di Vico del Gargano “sulle pietre che piangono perché tradite”

“Non sono semplici pietre, da poter spostare, distruggere o abbandonare a proprio piacimento, senza una remora. Sono pietre che raccontano storie e tracciano strade da percorre nella direzione “Futuro”.  Queste pietre sono la carta d’identità di chi li abita. Non sono mute presenze ma il chiasso dei bambini e il vociare delle vecchiette . Sono più vive di certe persone, tipo quelle con la fissa dell’anticorodal o dei marmi o dei colori sgargianti. Sono pietre vecchie ma pulite nonostante l’immondizia onnipresente. Queste pietre non ci hanno mai abbandonato diversamente da come abbiamo fatto noi.Queste pietre sono i centri storici del Gargano che anche se maltrattati sono bellissimi. Sono pietre che piangono perchè tradite. Dedicargli delle poesie è stato un gesto consolatorio. Abbiamo attaccato senza sporcare le pareti, delle poesie scritte su dei fogli nelle vie del centro storico di Vico del Gargano. Come si fa con la propria ragazza gli abbiamo dedicato delle poesie d’amore, ma anche poesie che parlano della bellezza dei borghi e versi dialettali per rimarcare la forza delle radici.Chi conosce il centro storico di Vico forse si sta abituando a vederlo così com’è, e il nostro intendo è quello di far sostare queste persone a leggere tali fogli, per dare ai loro occhi una lente di lettura diversa. Di riempire gli occhi di poesia per fargli vedere la poesia di un centro storico che se curato come un’amante esplode di una bellezza che fa scoppiare i cuori.Non abbiamo ricette, ma vogliamo creare consapevolezza. L’arte e la cultura possono essere volani per il recupero di uno de “i borghi più belli d’Italia” che non gode di buona saluta. Invitiamo tutti a percorre i vicoli del centro storico di Vico del Gargano per rintracciare queste poesie ma soprattutto ad imitarci. Prendete una poesia che adorate e dedicatela ad

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Lo zafferano del Gargano di Nunzio Martino

di Domenico Sergio Antonacci Qualche tempo fa mi ha incuriosito molto il profilo facebook di Nunzio Martino, in particolare per un logo dove si riportava “Zafferano del Gargano”, ed eccomi qui, quindi, a scriverne. L’esperienza di Nunzio nasce nel 2012, quando dopo un corso a Montefeltro decide di acquistare alcuni bulbi, il necessario per partire con una piccola sperimentazione nella piana di Sant’Egidio (quella che una volta era un lago, per saperne di più), nel territorio di San Giovanni Rotondo. Altri corsi, altri bulbi, un investimento più importante e nel 2015 arriva il momento della commercializzazione, attualmente ristretta all’ambito locale anche se Nunzio non nasconde di cercare contatti fuori. Mi racconta di un lavoro fatto di tanta fatica e pazienza, zappa, pochissima meccanizzazione ma anche poca acqua; il bulbo, dormiente durante l’estate, vegeta a settembre mentre il raccolto avviene poco dopo, tra ottobre e novembre (che bella deve essere la piccola distesa viola…foto..prometto!). Una bella “avventura agricola” quella di Nunzio e un grande in bocca al lupo per questa scelta coraggiosa! ps il sito è in arrivo ma intanto potete contattarlo qui (giornalisti, parlatene!)

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VIDEO: Er pugliese de Roma

Perché le mamme pugliesi fanno sempre partire i propri figli universitari con tantissime buste strapiene di cibo? Ora tutto viene spiegato! Video divertente da San Severo, con furore!

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Appello ai garganici, raccogliamo insieme tutti i materiali della Prima Guerra Mondiale!

Rilanciamo l’appello della prof.ssa Rauzino, rivolto a tutti i garganici, “forniteci materiali (lettere, medaglie, vestiario soldati, utensili cartoline, attestati, etc) che ricordino la prima guerra mondiale, un periodo cruciale per la vita degli italiani. Vorremmo organizzare una mostra. Abbiamo già dei materiali, aspettiamo anche i vostri!” I materiali raccolti fino ad ora sono visibili su quest’album facebook Contattateci su info@amaraterra.com

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