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La Via per Mi-Ka-El, il cammino da Monte San Vito a Monte Sant’Angelo (aprile 2017)

La Via per Mi-Ka-El vuole essere un evento in cui la storia ed il territorio, a 360 gradi, vengono presentati a 30 camminatori provenienti da varie parti d’Italia e d’Europa.Tutto ciò per promuovere un tratto della Via Francigena/Micaelica in cui è notevole la spiritualità che il Pellegrino cerca. 6 giorni di cammino Dopo il Cammino di Santiago, oggi è la Via Francigena a rappresentare l’aspirazione più grande per un camminatore/pellegrino. Il lungo Cammino della Via Francigena trova nella provincia di Foggia la sua più alta spiritualità. Fra le montagne del Subappennino, il verde mare del grano della Capitanata  e la sacralità della Montagna di San Michele, si provano le emozioni più profonde ripensando agli innumerevoli pellegrini e santi che, dopo aver percorso migliaia di  chilometri lungo le grandi e antiche strade medievali che univano il vecchio continente ai luoghi sacri dell’Asia e del Medioriente, entravano nel Sacro Speco della  Montagna Gargano (terribilis locus), nell’ultimo tratto della Via Micaelica, ebbri di gioia per aver raggiunto la loro meta. Si camminerà alla ricerca della storia attraverso le diverse realtà del territorio: la sua spiritualità invisibile, misteriosa e trascendente, l’ambiente unico nelle biodiversità, la  sua gastronomia derivante dalla riscoperta della cucina povera di generazioni di contadini che, con faticoso lavoro, riuscivano a sfamare la propria famiglia servendosi di  quanto di più povero la natura regalava loro. Tutte queste emozioni raccontate nel percorso da Michele del Giudice, pellegrino dei tre grandi Cammini: Cammino di Santiago, la Via dell’Angelo e il Cammino di Dio. Un Cammino lo si affronta al meglio avendo una valida motivazione intima. La grande valenza del camminare per vari giorni in territori belli e sconosciuti, certamente è da stimolo per la ricerca del proprio essere; ma la preparazione a questa ricerca deve partire ancora prima dell’inizio del Cammino. Quando si è

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Progetto Sant’Anna, un bilancio dell’iniziativa

Progetto Sant’Anna | Visita guidata Chiesa di Sant’Anna,Carpino Ci siamo bagnati per pochi minuti ma la giornata è riuscita ottimamente. Buona la partecipazione, bella la compagnia, la campagna ci ha accolti in un vivido verde, smeraldo oserei dire. E poi Sant’Anna era lì ad aspettare qualcuno in visita, come tutti i giorni dal 1736, ma con tante crepe in più. Sant’Anna è lì ad aspettare…e forse qualcosa si è iniziato a muovere. Voglio ringraziare di cuore coloro che oggi hanno raggiunto Carpino da Vieste, Foggia, San Giovanni Rotondo, Ischitella e i pochissimi carpinesi (tra l’altro tutti residenti fuori tranne Mimmo Delle Fave). Senza una comunità e una parrocchia (proprietaria della struttura) determinate recuperare la chiesa di Sant’Anna potrebbe essere solo utopia. Ma proviamoci ancora… Intanto abbiamo aggiunto altri 70€ alla somma raccolta dalle guide turistiche pugliesi per il progetto The Monuments People Domenico Antonacci —— Riporto il bel commento di Michele del Giudice, esperto camminatore che oggi ci ha onorato della sua presenza: Bella giornata con Domenico Sergio Antonacci a Carpino. Una piana che ispirava serenità; ulivi secolari con prati di trifoglio rigoglioso e verde smeraldo. Due sciacquoni di quelli poderosi hanno rinverdito anche noi trekkers, ma la cosa importante è stata una compagnia piacevole, una guida notevole ed un meteo . . . mutevole. Cos’è progetto Sant’Anna?

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Progetto Sant’Anna, una visita guidata sul Gargano per aiutare Amatrice

A cura di Domenico S. Antonacci Un braccio alzato come a chiedere soccorso. Il campanile della chiesa di Sant’Anna spicca tra gli uliveti di Carpino, lo si vede bene attraverso il finestrino dell’auto. C’è ancora chi racconta di magiche feste di fronte alla chiesa; il 26 luglio è in onore di Sant’Anna, protettrice delle partorienti, la madre della Madonna, la madre di tutte le donne. E’ bastato un atto vile, il furto della tela con la Santa, per avviare l’edificio verso l’oblio più profondo. Incendi, crolli, altri furti e vegetazione hanno fatto, e stanno facendo ancora, il resto. Certo, la piccola chiesetta rurale non spicca per prestigiosi elementi architettonici o artistici ma anzi, rispecchia la semplicità della comunità che ci viveva attorno, immersa nei lavori della campagna. Un fulcro vitale, un punto di riferimento, una speranza di fede per chi si spaccava la schiena nella piana piatta, assolata e a tratti paludosa di Carpino. Una comunità ancora così legata alla sua campagna non può dimenticare. La chiesa necessita di un intervento per non essere dimenticata. Ecco perchè nasce “Progetto Sant’Anna”, un progetto immateriale per il recupero della memoria, quella memoria collettiva necessaria per maturare un genuino senso di identità e appartenenza. Come con tutto si comincia dalle cose semplici, una passeggiata verso la chiesa per conoscerla, leggere cosa dicono le sue pietre, i suoi intonaci. Conoscenza e coscienza del proprio patrimonio culturale…..Ma il fine dell’iniziativa è duplice; la visita guidata, infatti, rientra in “The Monuments people”, rassegna pugliese che vuole supportare il recupero del patrimonio culturale di Amatrice danneggiato dal terremoto. Le offerte (5€ adulti, 3€bambini) saranno raccolte e destinate al restauro di alcune opere del museo civico “Cola Filotesio” di Amatrice. Il 28 dicembre cammineremo in tanti, a piedi, dal paese fino alla Chiesa di Sant’Anna, ripercorrerendo i passi

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Concluso “Lakeat” il press tour di MAT dedicato alla storia e all’enogastronomia sul lago di Varano

Si è tenuto da venerdi 16 a domenica 18 dicembre sul lago di Varano il press tour di MAT chiamato “Lakeat, un viaggio tra storia ed enogastronomia”. Realizzata da MAT e finanziato da Pugliapromozione, Lakeat è un progetto che mirava a promuovere alcune delle eccellenze del lago di Varano attraverso il coinvolgimento della blogger Federica di Nardo (thecutielicious.com) e la giornalista Cinzia Rando collaboratrice della casa editrice EDT – Lonely Planet. Le due ospiti hanno percorso in lungo e in largo il lago di Varano, conoscendo i borghi di Cagnano Varano, Carpino e Ischitella, la costa tra Foce Varano e Foce Capojale, oltre a musei, centri storici, scorci molto panoramici sulle sponde del lago. Cinzia Rando, collaboratrice della casa editrice EDT – Lonely Planet: “E’ un posto particolarmente suggestivo, gli spunti sono molti, dall’osservazione degli uccelli al capire come avviene la pesca nelle imbarcazioni tipiche, nello scoprire i Pannoni e il Museo Lagunare e i borghi; focalizzerei l’attenzione sull’aspetto naturalistico, valorizzandolo, proprio per la sua singolarità. Sicuramente l’accoglienza e la partecipazione delle persone mi hanno colpito molto, il connubio tra mare,lago e uliveti è stato uno dei punti che più hanno attirato la mia attenzione.Federica di Nardo –blogger di The Cutielicious: “E’ una terra molto bella da scoprire lentamente, molte cose interessanti da visitare; sicuramente perdersi nei borghi e l’enogastronomia locale sono stati i punti che più hanno attirato la mia attenzione, grazie anche alle diverse eccellenze locali, come la pasta di grano arso, le cozze e i vari dolci natalizi. Un misto di sensazioni, colori, un contrasto fantastico.” Al termine dell’educational si è tenuto un retreat con alcuni imprenditori turistici e rappresentanti di enti locali per presentare il progetto “Laghi del Gargano” di cui Lakeat fa parte. Per conoscere i dettagli del progetto o per avere info sul tour,

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