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Il più grande ritrovamento di reperti archeologici della storia, un tesoro rubato alla provincia di Foggia

Oltre 5000 pezzi, oltre 40 milioni di euro di valore. Rubati alla nostra terra (ma anche in Sicilia e Toscana), dai tombaroli che imperversano nelle nostre campagne e comprano il silenzio di molti in cambio di pochi euro…vergognamoci! “Degli oltre 5mila reperti – spiega a l’Immediato il professor Giuliano Volpe, ex rettore dell’Università di Foggia e presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici – almeno 4mila provengono dalla Puglia. Di questi, il 70-80% fa riferimento alla provincia di Foggia, dove si riforniva prevalentemente Becchina,  mentre una parte marginale può essere riferibile all’area messapica. Adesso bisognerà analizzare con precisione le opere per darle una collocazione territoriale precisa…”. Nonostante ciò Becchina, il “mercante”, non ha scontato un solo giorno di galera, perchè il suo reato è caduto in prescrizione. E oggi vive a Castelvetrano, è proprietario di due magnifici edifici di grande valore storico-artistico (Palazzo ducale dei principi Pigantelli Aragona Cortes Tagliavia e un bellissimo feudo sempre dei principi Pignatelli Cortes), gestisce due cementifici e commercializza in tutto il mondo l’olio extra vergine d’oliva che produce nelle sue campagne, attraverso l’etichetta “Olio Verde”. Quel che alle forze dell’ordine sembra certo è che l’azione di contrasto avviata attraverso “l’operazione Teseo” non è finita. “Nell’archivio risultano molti più oggetti fotografati e registrati, rispetto a quelli trovati nei depositi – spiegano ancora al Nucleo tutela patrimonio culturale – Becchina potrebbe avere altri depositi celati in Svizzera o chissà dove. Purtroppo non abbiamo contezza di questo, ma che ci siano ancora tante opere che devono essere ritrovate, sì, di questo ne siamo sicuri”. da Repubblica.it  Durante l’irruzione dei carabinieri, dall’Italia lui telefona ripetutamente a una segretaria, urlando: «Sono andati anche lì?». No: purtroppo, “lì” non sono arrivati; e Becchina è il primo mercante di tale portata sprovvisto, ad esempio, di statue di marmo:

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VIDEO: Herdonia, storia di una città romana nel Tavoliere delle Puglie

Non molti sanno che a circa 20 chilometri da Foggia, poco fuori l’abitato di Ordona, si trovano i resti di Herdonia, città romana fra le più importanti dell’Apulia et Calabria, fiorita soprattutto in epoca traiana. Teatro dello scontro, durante la seconda guerra punica, fra l’esercito cartaginese di Annibale e quello romano comandato dal pretore Gneo Fulvio Flacco, dove quest’ultimo fu completamente annientato. Herdonia, video 1963 La storia a rischio, l’emergenza archeologica della Puglia Cinquanta anni di archeologia a Herdonia Herdonia, alle pecore!

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É il tempo dell’arte: ad Apricena apre la galleria d’arte “La casa di Michele”

É il tempo dell’arte! Inaugura ad Apricena la galleria d’arte: La casa di Michele. Uno spazio espositivo dedicato al viaggio di scoperta della creativitá artistica dell’essere umano, aperto a tutte le forme d’arte fissate ad un supporto ma anche all’arte in divenire…..Esperienza diretta alla celebrazione dell’arte vista come ponte di congiunzione tra l’assoluto ed il mondo fisico, tra la Sorgente dell’Universo ed il Pianeta Terra, tra l’idea e la materia.Prima fermata il 17 gennaio prossimo: mostra di pittura materica di Franx Ciava “Entropie ed Inclinazioni”, reading tratto dal romanzo di J.G. Ballard “La mostra delle Atrocitá” (Michele Melchionda), dj set di musica classica (Luciano Castelluccia). L’appuntamento é alle 21,00 del 17 gennaio in Viale Marconi ad Apricena per l’inaugurazione della Galleria e il Vernissage. Barbara Violano. Contatti: Barbara Violano +39 393 5683594 Francesco Ciavarella +39 349 3613453

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Suggestioni fotografiche di una giapponese sessantenne a spasso per il Gargano

Alfredo Monteleone ci invia alcune foto scattate qua e là per il Gargano con una Yashica medio formato degli anni ’50. Cosa ci fa una giapponese sessantenne a spasso per il Gargano? L’idea della raccolta fotografica è basata innanzitutto sulla ricerca di formati e supporti che si distinguessero dalla quello attualmente più utilizzato (3:2 digitale). Dopo vari tentativi la scelta è ricaduta sulla pellicola 6×6 B/N. Le foto sono state infatti scattate con una biottica giapponese degli anni ’50 trovata in un mercatino. Il bianco e nero mette in risalto trame e chiaroscuri mentre il formato quadrato è favorevole nell’esaltare determinate composizioni geometriche. Ne viene fuori una raccolta di immagini fuori dal tempo che mette in luce gli angoli di territorio Garganico rimasti piuttosto immutati col passare degli anni; di fatto a prima vista le immagini risultano difficilmente collocabili temporalmente. Luoghi: Monte Sant’Angelo – Pulsano – Rodi

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Fotogallery: I lupi avvistati sul Gargano negli ultimi anni

Gallery in costruzione. Inviateci le vostre foto su info@amaraterra.com o sulla fanpage facebook. Scarica “Ricerca scientifica e strategie per la conservazione del lupo (Canis lupus) in Italia“ Il lupo appenninico, Canis lupus italicus, è un mammifero carnivoro della famiglia dei Canidi. Lupi e ibridi, approfondimento   Considerato il progenitore del cane, il lupo è specie protetta quindi è vietato cacciarlo.  Eppure ogni anno in Italia vengono uccisi 300 lupi dai bracconieri: 1 ogni 29 ore. Oggi si stima che in Italia vivano 1.600/1.900 lupi in un’area di 74.000kmq. I lupi vivono in branchi da 4 esemplari e ogni branco occupa circa 150/250 kmq di territorio.    I lupi non attaccano l’uomo. L’uomo è il principale predatore del lupo. I bracconieri uccidono i lupi con bocconi avvelenati.  Uccidere i lupi significa sgretolare i branchi. I lupi si nutrono di prede selvatiche Senza branco e selvaggina (uccisa dai cacciatori), si avvicinano al bestiame domestico. Cani da pastore e reti elettriche riducono al minimo gli attacchi dei lupi. I lupi sono pericolosi per i cani che vengono lasciati fuori casa dall’uomo. La convivenza tra uomo e lupo è possibile.  RICORDIAMO CHE IL LUPO NON ATTACCA L’UOMO SE NON IN CONDIZIONI ECCEZIONALI PER CUI LA SUA PRESENZA SUL TERRITORIO NON E’ DA TEMERE Foto di Michele Di Bari, avvistamento 21 aprile 2015 Lupi avvistati nel territorio di Vieste a settembre e ottobre 2016 da Antonio Simone, Tiziana Vescera, Nicola de Monacis Lupo impiccato sulla Cagnano – San Giovanni Rotondo – 17/02/2016 Foto di Michele Di Bari, avvistamento 21 aprile 2015 Foto di Michele Di Bari, avvistamento 21 aprile 2015 Foto di Michele Di Bari, avvistamento 21 aprile 2015 Lupo avvistato il 2 gennaio 2015 a Vieste . Foto di Luciano Di Bari Lupo ferito da arma da fuoco e poi morto, San Nicandro Garganico. 7

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