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Soundtrack film “Michele nella Terra”, il veggente di San Nicandro Garganico

Milant vac vitalot (2012, 34:28) è la traccia sonora del film-documentario “Michele nella terra”, cortometraggio della sannicandrese Grazia Tricarico che racconta la storia di un veggente attivo fino a qualche anno fa a San Nicandro Garganico; un mix di voci e suoni dell’ambiente reale che già da solo sembra essere sufficiente per trasmettere l’essenza del personaggio raccontato. L’audio del film è stato selezionato e trasmesso su Radio Papesse, una web radio nata nel 2006 all’interno del Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea di Siena con l’obiettivo di proporre una programmazione che intersecasse musica, sound art, nuove narrative e approfondimenti intorno all’arte contemporanea.

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Stignano e tutti i monumenti del Gargano hanno bisogno di essere vissuti, tutelati e rilanciati

La recente notizia del tentato furto dello storico pozzo di uno dei chiostri dell’Abbazia di Stignano ha scosso molti. Non abbastanza però..la “politica” di Capitanata continua a sopravvivere nel suo stato cadaverico; nessuna indignazione da parte “loro”…la nostra storia, la loro storia, non è importante (e il turismo credono viva di aria). E, di questo passo, un giorno non resterà più niente. Uno dopo l’altro si sgretola tutto, e quello che non si sgretola se lo fregano.   di TERESA RAUZINO su L’ATTACCO del 16 gennaio 2014  (via facebook)  “La vera terra inestetica non è quella che l’arte non fecondò, ma quella che, coperta di capolavori, non li sa né amare né conservare; quella che distrugge pezzo per pezzo i suoi più bei palazzi per venderne le parti a caro prezzo, per cupidigia o per nulla, ignorandone il valore; la morta terra dove l’arte non abita più, cacciata dalla sazietà, dal disgusto e dall’incomprensione.” Nel 1904, Marcel Proust, parlando dell’Italia, la descriveva come “terra inestetica” per eccellenza. Un’Italia che lasciava perire i propri monumenti, ignorandoli e trascurandoli era una terra morta, infeconda… Sono passati 110 anni e la triste storia purtroppo continua. L’agonia di pietra dei monumenti italiani, e del Gargano in particolare, è una triste realtà dei nostri giorni.  Qualche giorno fa ho letto la notizia, anticipata sui loro gruppi Fb da Ludovico Centola, Severino Stea e  Domenico Sergio Antonacci, e rilanciata ieri dall’Attacco, del tentativo di furto del prezioso pozzo cinquecentesco del Convento di Santa Maria di Stignano, in agro di San Marco in Lamis. Un manufatto di pregevole fattura rinascimentale sradicato dal suo basamento, e sezionato in vari pezzi, per poterlo agevolmente trasportare chissà dove. Qualcosa evidentemente di imprevisto ha costretto  i ladri a scappare precipitosamente, abbandonando la refurtiva sui  materassi accatastati nel Chiostro che dovevano essere

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VIDEO: L’eremo di Sant’Agostino prima del crollo (1998)

Un video girato il 25 aprile 1998 ci mostra l’Eremo di Sant’Agostino, in agro di San Marco in Lamis (FG) come si presentava prima del crollo di una parte della struttura avvenuto tra il 2003 ed il 2004. Si ringrazia il sig. Luigi Ciavarella che ci ha gentilmente fornito il nastro per la digitalizzazione. Per saperne di più sugli eremi di Stignano clicca qui

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Ladri nell’abbazia di Stignano tentano di rubare il pozzo del chiostro

Foto Maurizio Marrese di Michele Gemma Tentano di rubare il pozzo monumentale dell’abbazia di Stignano, nel territorio di San Marco in Lamis. Ieri sera alcuni malfattori avrebbero sfondato con un camion l’ingresso del monastero e “sventrato” la struttura portante del pozzo monumentale. Tutti i vari pezzi smontati sono stati adagiati su un cumulo di materassi al fine di non rovinarne il materiale e gli ornamenti. Foto Antonio Ciavarella L’abbazia è disabitata, tranne che nel periodo estivo quando, ad animare Stignano, arrivano alcuni monaci. L’intera struttura, tra i primi santuari mariani della Capitanata posto sulla Via Francigena, è difesa da un semplice sistema di allarme privo di videosorveglianza. Per cause ancora da accertare i ladri non hanno asportato, fuori l’abbazia, il pozzo monumentale. Sull’ennesimo atto criminale di distruzione della storia del Gargano e della Capitanata stanno indagando i carabinieri. ilfattodelgargano.it Leggi anche Stignano e tutti i monumenti del Gargano hanno bisogno di essere vissuti, tutelati e rilanciati

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