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Eremi ed eremiti nel Gargano Occidentale, se ne parla giovedì a San Marco in L.

La Fondazione Pasquale e Angelo Soccio, di San Marco in Lamis, nel riprendere le attività culturali hanno programmato il primo incontro culturale mensile presso la sede della Fondazione (nell’edificio della Biblioteca Comunale di San Marco in Lamis in Piazza Marx) il giorno 20 ottobre 2011 alle ore 17,30.Il tema del primo incontro sarà Eremi ed eremiti nel Gargano occidentale tenuto dal dott. Gabriele Tardio.Oltre alla presentazione della storia di alcuni dei tantissimi eremiti che hanno vissuto nelle nostre contrade per diversi secoli verranno presentati solo pochissimi dei circa quaranta eremi che dipendevano dai frati di Stignano e di San Matteo.Dopo la breve presentazione si potranno porre anche domande e chiariementi.L’incontro inizierà con rigorosa puntualità e sarà terminato entro e non oltre le ore 19.

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Storia ed archeologia del paesaggio garganico

Un paesaggio a noi vicinissimo ma che non è più riconoscibile. La dinamica che ha innescato il degrado è stato l’abbandono, specialmente nella gran parte dei paesaggi agrari delle aree collinari e montane; gli altri, quelli delle fasce costiere o pianeggianti, sono stati cancellati dall’urbanizzazione Ci è facile associare l’archeologia a luoghi taciuti dal tempo come è altrettanto facile immaginare lo studio archeologico rivolto solo a mondi perduti, civiltà misteriose e ruderi nascosti, custodi di preziosi tesori, che solo un novello Indiana Jones può raggiungere. Eppure esiste anche «un’altra archeologia», quella più vicina alla realtà, che vive e interpreta il passato scomponendo il presente. Questa archeologia si nutre di luoghi a noi vicini, ma non per questo meno sorprendenti. Ricostruire paesaggi è la filosofia dell’Archeologia del Paesaggio, nuova disciplina che la si trova oggi in diversi corsi di laurea (facoltà di Lettere). Attraverso la lettura e l’interpretazione del paesaggio attuale si può ricostruire la storia del territorio, sia sotto il profilo fisiografico sia, ovviamente, storico. Si ricorre a cartografia, fotografia aerea, toponomastica, archeologia, fonti scritte, testimonianze orali. La ricostruzione non è affatto facile se l’oggetto è il paesaggio: vegetazione, usi del suolo, strutture produttive, forme colori e, come si sa, il paesaggio non lascia fossili. L’archeologo classico scava, l’archeologo del paesaggio deve saper leggere e interpretare ciò che è possibile decifrare dai paesaggi odierni o attuali. Un fronte di ricerca di questa nuova disciplina sta operando nella ricostruzione dei paesaggi agrari, quelli che hanno caratterizzato l’Italia agricola, l’Italia di non più di un cinquantennio addietro, ma che hanno assunto oggi i caratteri di paesaggi agrari storici. Ricostruire questi paesaggi non è affatto facile e forse è più facile ricostruire un paesaggio di epoche lontanissime che questi paesaggi che tra l’altro riguardano il nostro passato prossimo. Un paesaggio dunque a noi

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Quello che non colsi 3…carrellata di link …

Dopo un medio lungo di periodo di (quasi) assenza di connessione internet (i post dal 1 ottobre erano stati pianificati prima) Amara terra mia torna al normale regime di pubblicazione…e guardando indietro a questa decina di giorni ci siamo persi alcune notizie che vogliamo riportare qui velocemente con qualche link: Grandinata a Vico del Gargano | (si chiede stato calamità naturale) Danni ambientali a Carpino e Cagnano  NUOVA ZPS MONTE CALVO – MONTE NERO  Depredato il santuario dell’Incoronata di Foggia, rubata la corona d’oro della statua della Madonna Anfore,gioielli ed altri reperti reperti archeologici sequestrati in un garage di Orta Nova La fortezza di Lucera necessità di scavi archeologici approfonditi Star, tum’l, v’rsur ed altre unità di misura e calcoli usati nel passato (ed in parte ancora oggi)  Ancora tagli ai collegamenti ferroviari tra Puglia e resto d’Italia Il vino Primitivo di Manduria tra i 4 migliori d’Italia Patroni di Puglia, le feste patronali per il rilancio turistico | (vedi video)  Minacciato un giornalista foggiano per le sue inchieste scomode Mattinata continua nel recupero del suo patrimonio naturale, bravi! 1° corso introduttivo di disegno naturalistico Piano del parco…che fine ha fatto?…  Prodotti di Puglia, ora mancano solo le adesioni Servizio di digitalizzazione ed indicizzazione delle raccolte delle biblioteche del polo SBN di Foggia Servizio di catalogazione di materiale bibliografico del polo SBN di Foggia San Nicandro G.co set fotografico per il calendiario 2012 della Federazione Nazionale Tradizioni Popolari Piano territoriale dei tempi e degli spazi…..(spreco di soldi preannunciato in una situazione culturale come quella del Gargano?) Confermati vari ergastoli per la faida del Gargano Lavori di riammodernamento sulla Pedegarganica inoltre una breve nota dalla Regione Puglia: Oggi in Puglia l’informatizzazione nella pubblica amministrazione, ci dice uno studio di Sda-Bocconi e Politecnico di Milano presentato ieri, è superiore a quella meridionale

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La ferula, pianta dai fiori gialli usata nel passato per…

Chi non ha mai visto questa pianta invadere letteralmente i lati delle strade del Gargano tra aprile e giugno? Bene…la pianta in questione si chiama ferulae comunis, molto simile alla thapsia garganica, e addirittura veniva usata dai nostri antenati per tingere i vestiti di giallo o per costruire sedie. Ferula e ferlizz  

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