Il demanio dà nuova vita al Faro di San Domino delle Isole Tremiti (e forse alla Torre San Felice di Vieste)
Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. L’edificio del Gargano selezionato per il progetto è il Faro di San Domino (Isole Tremiti) seppur nel dossier del e nell’immagine di presentazione sottostante ci sia anche la Torre di San Felice (Vieste). Fonte Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un