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Impressioni dell’etnomusicologo Alan Lomax sui “cantatori” del sud Italia

Lomax registra nelle campagne di Cagnano Varano Alla memoria di Andrea Sacco, venuto a mancare 7 anni fa. Grazie ad Enrico Noviello per la segnalazione del testo Così, dal suo viaggio nel nostro paese Alan Lomax, traeva la fotografia di una società che parlava per mezzo della musica: «La maggior parte degli italiani – non importa chi siano o come vivano – ha una passione per l’estetica – scriveva il ricercatore nel suo diario – Magari hanno soltanto una collina rocciosa e le mani nude per lavorare, ma su quella collina costruiranno una casa o un intero paese le cui linee si armonizzano perfettamente con il contesto. Allo stesso modo una comunità può avere una tradizione limitata soltanto a una o due melodie, ma sa esattamente come debbano essere cantate». «L’espressione sui volti di questi cantori è tesa e dolorosa. Non sembrano cantare, ma gridare e lamentarsi come abbandonati a un’angoscia che dà tormento – concludeva l’etnomusicologo, sintetizzando in un’immagine il senso di ciò che aveva visto e documentato con i suoi nastri – Le ciglia sono aggrottate. i muscoli facciali sono tesi all’altezza degli zigomi, il volto e il collo sono arrossati per la tensione, le vene e i muscoli del collo sono in rilievo, come se invece di cantare stessero sollevando dei pesi. Possono intonare i loro accordi solo urlando così: quando chiesi loro di ripetere un verso a bassa voce, l’armonia andò in pezzi e non riuscirono a ricordare la melodia».

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Le interrogazioni parlamentari che non t’aspetti…il paladino del Lago di Varano

di Domenico Sergio Antonacci Per caso….passavo dal sito dell’archivio storico della Camera dei Deputati. Facendo varie ricerche mi sono imbattuto in un’ interrogazione parlamentare di Enrico Testa detto Chicco. Il nome non mi diceva niente….fino a quanto non mi è venuto un flash; ma prima vediamo il testo riportato: XI Legislatura della repubblica italiana INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4.08662 presentata da TESTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 12.09.1992 Non concluso Ai Ministri delle finanze e dell’ambiente. – Per sapere – premesso che: il ministro delle finanze ha consegnato il 21 novembre alla Presidenza del Consiglio un primo elenco di beni appartenenti al patrimonio pubblico considerati suscettibili di dismissione ai sensi dell’articolo 2 della legge n. 35 del 1992; nell’elenco figurano il Cantiene Capoiale e la tenuta demaniale “Sottostrada” in San Nicola Varano, nel comune di Cagnano Varano (FG); si tratta di beni di grande valore naturalistico ed ambientale, finora tutelati da manomissioni grazie al loro status e alla loro destinazione d’uso; la “legge quadro sulle aree protette” n. 394/91, all’articolo 34, ha istituito il Parco Nazionale del Gargano ed il Ministero dell’ambiente ne sta predisponendo la perimetrazione che comprende il territorio in questione -: se non intendano provvedere affinché i due beni vengano assegnati in dotazione al costituendo Ente parco nazionale del Gargano perché vengano usati quali strutture del Parco e ne siano conservati i valori ecologici e paesaggistici. Chi è questo ambientalista a cui stava tanto a cuore la fascia sud ovest intorno al Lago di Varano? ma vaaa…….

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Cosa c’è sotto al nostro mare? Scopriamolo su infondoalmar.info

da infondoalmar.info Sul sito infondoalmar.info da qualche anno sono indicati sulla cartografia di Google Maps alcuni affondamenti e sversamenti di sostanze  accertati nei mari italiani (e non solo). Come potete vedere dall’immagine a sinistra anche le nostre zone sono toccate da questo fenomeno (come più volte indicato da Gianni Lannes già da tantissimi anni) che viene ampiamente sottovalutato per le ricadute che potrebbe avere sulla nostra salute; non sappiamo che sostanze contengano le cosiddette “navi a perdere” o i fusti/container fatti affondare per sbarazzarsi in fretta di scorie altrimenti costose da smaltire. Intanto il numero di tumori nella popolazione del Gargano sembra essere sopra la media e in continuo aumento. Un possibile collegamento? Dovrebbe essere avviato uno screening sulla popolazione da parte delle autorità sanitarie ma tutto tace come se in fondo al mare non fosse celato nulla. Addirittura, dalle indagini avviate molti anni fa a partire dalla morte sospetta del capitano De Grazia (un uomo che stava ficcando troppo il naso), è emerso che alla questione delle navi a perdere, navi dei veleni, sia collegato l’omicidio di Ilaria Alpi; un intreccio, quindi, di gruppi criminali e servizi segreti (basta cercare su google) Tornando al sito, cliccando sui segnaposti sarà possibile visionare una dettagliata scheda della nave e delle informazioni disponibili e accertate sull’affondamento; riporto qualche estratto: Esram Esram Nave cisterna turca da 12.670 tonnellate di stazza lorda. Stando al dossier “Affondamenti sospetti” di Legambiente fu sorpresa a scaricare “il proprio carico speciale” a 13 miglia a nord di Vieste dal peschereccio Messalina di Manfredonia. L’ESRAM allora “urta e affonda deliberatamente il peschereccio”, provocando la morte di Michele Attanasio e Antonio Andretti. Poi fugge a Rijeka in Jugoslavia. Osogovo Osogovo Nave cargo bulgara varata nel1966 con una stazza lorda di 5.747 tonnellate. E’ sospettata di aver scaricato dei container nel

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Da Mattinata la bottiglia d’olio eco friendly del food designer Andrea Vecera

di Domenico S. Antonacci Non scrivo mai post promozionali ma questa volta non ho potuto evitarlo. A innescare la miccia è stata una semplice e innocua bottiglia di olio d’oliva che ho visto su twitter dal profilo di Antonella Bisceglia. Le “gocce di sassi” riprodotte sulle due versioni della bottiglia, Monsignore e Principe, sono la sintesi di una ricerca formale tra un prodotto pregiato come l’olio extravergine di oliva Bisceglia ed il suo territorio. I sassi che compongono e caratterizzano i tipici muretti intorno agli oliveti pugliesi, con la loro plasticità intrinseca, diventano il perfetto connubio con le gocce d’olio che fluttuano lentamente all’interno della bottiglia. Antonella gestisce l’azienda Maria Cristina Bisceglia di Mattinata seguendo quella che è una tradizione di famiglia dal 1857, la coltivazione dell’olivo. L’Azienda Agricola Maria Cristina Bisceglia è l’espressione della sensibilità e dell’entusiasmo di una nuova generazione, che ha scelto di continuare una tradizione di famiglia dal 1857: la coltivazione dell’olivo. L’obiettivo è stato quello di ottenere un bottiglia elegante perché l’olio è un dono prezioso. Mattinata, con la sua grande piana, è, insieme a Carpino uno dei maggiori paesi produttori di olio d’oliva della Capitanata e della Puglia intera. Inutile parlarvi dell’olio del Gargano… Ho subito chiesto ad Antonella chi fosse il grafico e mi ha indicato con orgoglio un food designer garganico, Andrea Vecera, peschiciano trapiantato a Torino. Le bottiglie sono completamente eco friendly in quanto la verniciatura é ottenuta con una tecnica particolare, il cambio molecolare del colore del vetro (per ottenere il nero assoluto che è utile a proteggere dai raggi del sole il contenuto) e stampate con colori vetrificati senza uso di solventi, rendendo in questo modo il prodotto riciclabile ed ecologico (link per info sulla tecnica utilizzata). All’azienda Bisceglia ci tengono davvero alla qualità, infatti hanno lavorato anche con

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