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Apre il museo del Lago di Varano, 15 luglio h.18.00

Si terrà mercoledì 15 luglio, alle ore 18.00, l’inaugurazione del Museo del Territorio, della Cultura Lagunare e della Pesca di Cagnano Varano. Realizzato nell’Ex Pesa di Bagno, dove un tempo avveniva la pesa del pescato, recentemente ristrutturata grazie ad un importante intervento nel Parco Nazionale del Gargano, il Museo mira a difendere uno degli aspetti più antichi dell’economia territoriale, fatta non solo di pastorizia ed agricoltura, che per secoli ha trovato nel lago di Varano una fonte di inesauribile ricchezza. Un angolo di cultura, di tradizioni, di storia, un’opportunità in più di valorizzazione del territorio e dell’ambiente lagunare, un patrimonio arricchito giorno per giorno anche dalla collaborazione dei residenti, i quali hanno donato reperti, foto, utensili ed attrezzi, a testimonianza di un passato prezioso e mai dimenticato. L’intervento, è stato finanziato con fondi POIn “Attrattori Culturali, naturali e del Turismo” (FESR 2007-2013) Asse I – Linea di intervento I.1.1. Ente attuatore è il Comune di Cagnano Varano, di concerto con la Regione Puglia, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e sotto direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Puglia. All’evento, accanto al Sindaco di Cagnano Varano, Claudio Costanzucci Paolino, saranno presenti Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Gianni Liviano, Assessore alla cultura e al turismo della Regione Puglia, Francesco Palumbo, Direttore d’area delle politiche per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti della Regione Puglia, Luigi Scaroina, MIBACT O.I. POIn Attrattori culturali, Carlo Birrozzi, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia, Michele Schino, Funzionario della soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Puglia. “La Città di Cagnano Varano – ha dichiarato il sindaco Claudio Costanzucci – molto si è spesa per la realizzazione di questo progetto, collaborando fattivamente con il MIBACT, la Regione

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ARRIVA IL CONTRIBUTO DI 100 EURO PER ETTARO PER LE AZIENDE CHE NON BRUCIANO LE STOPPIE

Nel rispetto della L.R. 27/98 la Provincia di Foggia ha promosso un bando “BANDO PER L’EROGAZIONE DI INCENTIVI FINALIZZATI AD INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE A SCOPO FAUNISTICO. INTERVENTO: MANTENIMENTO STOPPIE DERIVANTI DA COLTURE A CEREALI” finalizzato alla realizzazione di interventi per miglioramenti ambientali ai fini faunistico-venatori e precisamente “Divieto di bruciatura delle stoppie derivanti dai residui di coltivazione dei cereali”. Alle aziende agricole che sono disposte a rinunciare alla pratica, ormai consueta e consolidata, della bruciatura delle stoppie e a voler posticipare l’aratura del fondo al 1 ottobre 2015, viene riconosciuto un premio di 100 euro per ettaro, fino ad un massimo di 500 euro per azienda. L’obiettivo che si vuol raggiungere con questo intervento è quello di favorire le condizioni ambientali per la fauna selvatica in modo da poter consentire un miglioramento dei risultati riproduttivi e della sopravvivenza. Va inoltre ribadito che la tecnica della bruciatura NON apporta nessun vantaggio o beneficio dal punto di vista agronomico (meno sostanza organica nel terreno e danni alla microfauna presente nel terreno). La domanda può essere presentata entro il 15 Luglio 2015 e la concessione del premio sarà effettuata sino all’esaurimento delle risorse. Bando, domanda e altra documentazione Fonte: http://www.agrogav.com/news

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Poesie nel centro storico di Vico del Gargano “sulle pietre che piangono perché tradite”

“Non sono semplici pietre, da poter spostare, distruggere o abbandonare a proprio piacimento, senza una remora. Sono pietre che raccontano storie e tracciano strade da percorre nella direzione “Futuro”.  Queste pietre sono la carta d’identità di chi li abita. Non sono mute presenze ma il chiasso dei bambini e il vociare delle vecchiette . Sono più vive di certe persone, tipo quelle con la fissa dell’anticorodal o dei marmi o dei colori sgargianti. Sono pietre vecchie ma pulite nonostante l’immondizia onnipresente. Queste pietre non ci hanno mai abbandonato diversamente da come abbiamo fatto noi.Queste pietre sono i centri storici del Gargano che anche se maltrattati sono bellissimi. Sono pietre che piangono perchè tradite. Dedicargli delle poesie è stato un gesto consolatorio. Abbiamo attaccato senza sporcare le pareti, delle poesie scritte su dei fogli nelle vie del centro storico di Vico del Gargano. Come si fa con la propria ragazza gli abbiamo dedicato delle poesie d’amore, ma anche poesie che parlano della bellezza dei borghi e versi dialettali per rimarcare la forza delle radici.Chi conosce il centro storico di Vico forse si sta abituando a vederlo così com’è, e il nostro intendo è quello di far sostare queste persone a leggere tali fogli, per dare ai loro occhi una lente di lettura diversa. Di riempire gli occhi di poesia per fargli vedere la poesia di un centro storico che se curato come un’amante esplode di una bellezza che fa scoppiare i cuori.Non abbiamo ricette, ma vogliamo creare consapevolezza. L’arte e la cultura possono essere volani per il recupero di uno de “i borghi più belli d’Italia” che non gode di buona saluta. Invitiamo tutti a percorre i vicoli del centro storico di Vico del Gargano per rintracciare queste poesie ma soprattutto ad imitarci. Prendete una poesia che adorate e dedicatela ad

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Lo zafferano del Gargano di Nunzio Martino

di Domenico Sergio Antonacci Qualche tempo fa mi ha incuriosito molto il profilo facebook di Nunzio Martino, in particolare per un logo dove si riportava “Zafferano del Gargano”, ed eccomi qui, quindi, a scriverne. L’esperienza di Nunzio nasce nel 2012, quando dopo un corso a Montefeltro decide di acquistare alcuni bulbi, il necessario per partire con una piccola sperimentazione nella piana di Sant’Egidio (quella che una volta era un lago, per saperne di più), nel territorio di San Giovanni Rotondo. Altri corsi, altri bulbi, un investimento più importante e nel 2015 arriva il momento della commercializzazione, attualmente ristretta all’ambito locale anche se Nunzio non nasconde di cercare contatti fuori. Mi racconta di un lavoro fatto di tanta fatica e pazienza, zappa, pochissima meccanizzazione ma anche poca acqua; il bulbo, dormiente durante l’estate, vegeta a settembre mentre il raccolto avviene poco dopo, tra ottobre e novembre (che bella deve essere la piccola distesa viola…foto..prometto!). Una bella “avventura agricola” quella di Nunzio e un grande in bocca al lupo per questa scelta coraggiosa! ps il sito è in arrivo ma intanto potete contattarlo qui (giornalisti, parlatene!)

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VIDEO: Er pugliese de Roma

Perché le mamme pugliesi fanno sempre partire i propri figli universitari con tantissime buste strapiene di cibo? Ora tutto viene spiegato! Video divertente da San Severo, con furore!

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