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VIDEO Situazione maltempo emergenza alluvione campagne Carpino-Cagnano (GARGANO-FOGGIA-PUGLIA)

   ALBUM FOTO Innalzato il livello di criticità sul rischio idrogeologico per gran parte dei Comuni garganici. Lo si apprende dall’ultimo Bollettino informativo pubblicato stamani alle 11.00 dalla Protezione civile della Regione Puglia. Il livello di criticità di grado “Rosso” indica e prevede tra gli scenari di rischio “elevata probabilità di diffusi fenomeni di allagamento – si legge – e rigurgiti del sistema di smaltimento delle acque piovane, di fenomeni di smottamento e di instabilità dei versanti, di fenomeni di scorrimento superficiale con trasporto di materiale.”   

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Fotogallery d’epoca: La Capitanata – Italia monumentale – 1925 Archivio Alinari

Quando credi di aver trovato proprio tutto quello che è stato digitalizzato spuntano puntualmente nuovi documenti; questo volume, “La Capitanata”, rientrava nella collana Italia monumentale edita sotto il patronato del Touring Club Italiano; una sorta di guida turistica insomma, un catalogo ante litteram come quelli che oggi troviamo presso le agenzie di viaggio. Le foto ritraggono le testimonianze medievali dei territori di Mattinata, Isole Tremiti, Lucera, Castelfiorentino, Foggia, San Nicandro, Deliceto, Pietra Montecorvino, Monte Sant’Angelo, Troia, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, San Severo, Vico del Gargano, Vieste.Consulta il libro su Internetculturale.it. Intanto qualche anticipazione:  

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Foggia nel rifugio, racconti dalla seconda guerra mondiale

di Raffaele de Seneen e Romeo Brescia Probabilmente le bombe dall’alto se le aspettavano (Era pur stata dichiarata una guerra!), forse non così tante, e non così poco intelligenti, da dover come in un gioco, un gioco di guerra, attrezzarsi con un minimo di scenografia, come a creare l’ambiente, la location: oscuramento, coprifuoco, un po’ di contraerea, i rifugi antiaerei. I rifugi, quelli fatti a bella posta, i “tubolari”, una trincea scavata nel terreno con un minimo di copertura, una porta di legno per accesso, e quelli adattati alla bisogna e sfruttati, gli scantinati dei palazzi più grossi, di più recente costruzione: il Palazzo uffici O.N.C. (ora Consorzio Generale di Bonifica) di fronte al Palazzo degli Studi, inizio Corso Roma, il Palazzo Persichetti che ancora guarda su Piazza San Francesco, ecc. Ma cosa succedeva subito dopo l’allarme che avvisava dell’arrivo di formazioni aeree e la corsa verso un rifugio, ce lo racconta Giovanni Tortora in un resoconto giornalistico dell’epoca così titolato. Continua la lettura qui RIFUGIO TUBOLARE PRESSO VILLAGGIO azzurro “GINO LISA”

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Il tarantismo (o meglio, il ballo di San Vito) esisteva anche in Germania

Anche in Germania si credeva una volta frequente questo male, che chiamavasi dal valgo superstizioso il Ballo di S. Vito, Chorca S. Viti , e curanvasi a suon di Tamburo e delle Trombe militari. Quelli che ne erano attaccati, saltavano per alcuni giorni senza fermarsi, e quando cadevano stanchi dalla fatica, si balzavano in alto con le coperte ,per impedire, che fosseso sorpresi ,e vinti dal sonno, che lo credevano micidiale; né cessava il loro furore, finche la causa del male non restasse consunta dalla fatica, e purgata dal più copioso sudore. Lettera sopra il tarantismo, l’aria di Roma, e della sua campagna, ed i palazzi pontificj entro e fuori di Roma, con le notizie di Castel Gandolfo, Francesco Cancellieri, 1817

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